Ferragosto 2019, a Bologna aperto un negozio su tre

Turismo e nuove abitudini: le serrande non si abbassano più

Ferragosto 2019, a Bologna molti negozi aperti anche per via dei turisti (Schicchi)

INTERVISTE A TURISTI.

Bologna, 14 agosto 2019 - Le file di serrande abbassate e di parcheggi vuoti in tutto il centro sono ormai un ricordo. E oggi, in giro per la città, non sono pochi i negozi a rinunciare alla settimana di Ferragosto. Uno su tre dentro alle mura, uno su quattro in periferia, secondo le stime di Ascom che non tengono conto degli alimentari (dove la percentuale di chi resta aperto è molto più alta). Risultato: Bologna, nella settimana di Ferragosto, non si svuota più. Forse, rispetto all’anno scorso, i negozi aperti sono lievemente inferiori per numero. Un’impressione, però, che non è condivisa da Giancarlo Tonelli, direttore di Ascom: «Tendenzialmente siamo sui dati dello scorso anno. In centro c’è un aumento significativo delle attività alimentari e, per quanto riguarda il non alimentare, la presenza dei turisti ha invogliato diversi commercianti a razionalizzare in maniera diversa le proprie ferie».

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Il boom del turismo racconta solo una parte dell’aumento di attività aperte. Sotto le Due Torri e in piazza Maggiore non mancano i bolognesi a spasso. «Sono cambiate le abitudini – osserva il direttore di Confesercenti Loreno Rossi –. Oggi i bolognesi non fanno più 15-20 giorni al mare, ci vanno per una settimana e poi nei weekend. E nei giorni feriali vogliono uscire, avere qualcosa da fare la sera». Non mancano gli inevitabili tasti dolenti: «Chiaro che per la zona universitaria c’è il problema degli studenti che tornano a casa – sottolinea Rossi – ma non c’è più il vuoto di qualche anno fa».

Uscendo dal centro in periferia i negozi aperti sono ancora una rarità: «Si fa più fatica perché mancano i turisti – è la considerazione di Tonelli –. E c’è la concorrenza della grande distribuzione organizzata, un punto di richiamo per chi resta». Anche qui, però, la speranza è che qualcosa cambi in futuro: «Se i turisti aumenteranno ancora e non si spalmeranno solo nel centro storico, è possibile che aumentino le attività aperte». Nei comuni della provincia la situazione è variegata: «In alcuni paesi, come a San Lazzaro, Casalecchio, Castel Maggiore e San Giovanni in Persiceto, l’offerta è cresciuta e si è diversificata. La Città metropolitana ha grandi potenzialità, pensiamo alla Via degli Dei», ricorda Tonelli. Che, per il futuro, invita a proseguire sul percorso già tracciato: «Come per il cinema in piazza, bisogna far vivere ancor più le nostre piazze, in città e in provincia». Una formula che finora ha funzionato: «Il cinema in piazza è stato molto importante per i locali del centro – sottolinea Rossi –. E anche le altre iniziative culturali. Si può sempre fare di più, ma obiettivamente la città ha fatto molti passi avanti».

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