Sono ufficialmente cominciate le ferie dei bolognesi. Quelli che restano, però. Come per magia, da lunedì scorso – con avvisaglie già la scorsa settimana, proprio quando usciva l’articolo del New York Times che parlava di overtourism in città- le strade sono più spaziose, nel quadrilatero ci passi anche con la bicicletta a mano, come facevi fino a un po’ di anni fa, nei negozi ordini e non fai la fila, hai tempo di studiare bene la situazione dei saldi, davanti ai monumenti riesci a farti un selfie imperiale (non perdete la foto col Nettuno, è veramente iconica) in cui sei praticamente solo. E soprattutto: ci sono alcuni posticini deliziosi in cui finalmente trovi posto. Ecco la bella vita del bolognese che decide di fare sosta consapevole nella sua città, mentre il mondo là fuori impazza. Sarà il caldone, sarà che Bologna dopo tutto è una città d’arte e ad agosto tutti vogliono il mare e i monti, fatto sta che io ieri mattina sono andata a bermi un caffè in moka da Sfoglia Rina come fossi stata negli anni Dieci del Duemila. Quando la narrazione digitale era agli albori e l’assalto alla diligenza era ancora lontana. Ore dieci e trenta del mattino, è quindi scattato un bell’invito a un’amica per un caffettino sornione e quando lei è entrata mi ha rivelato: "Non ero mai riuscita ad entrare perché ci sono sempre delle file pazzesche". Lì in via Castiglione la fila è iniziata verso mezzogiorno, dall’altra parte della strada (che è all’ombra), ma davvero, niente di allarmante, una ventina di persone: noi però ci eravamo già godute Sfoglia Rina vuota e fresca, la mattina è un sogno. Un salto in via Pescherie Vecchie (solitamente più assaltata di via Orefici, ma è anche più stretta) per provare l’ebbrezza di una passeggiata senza spintoni, senza "permesso!" urlato in almeno due lingue, notando che, grazie a un grottino in ferie, uno dei pittori di strada che tutti i bolognesi ben conoscono, si è addirittura potuto sedere con i suoi quadri in una fetta di via. E più in là i tavoli alti di un posto del cibo sono gremiti di gente, ma molto ordinati. C’è silenzio, addirittura, all’ombra delle Due Torri. C’è posto per tutti, luoghi carini dove vivere "la vida slow" non mancano.
E addirittura in Strada Maggiore tre turisti cercano divertiti le tre frecce senza dover trovare un posto in prima fila: in pratica una freccia per ognuno, oggi va grassa. Le scalinate di San Petronio sono un sold out: è come se raccogliessero tutto il flusso di questo martedì mattina, del resto sono all’ombra ed è un bel riposarsi guardando il cinema in piazza che in serata saluterà la città, i turisti e i bolognesi, che a questo punto o si riposeranno davvero oppure non sapranno che fare in questa settimana di ferragosto che per molti è una tortura, per altri un piacere. Anche quello di arrivare nel Quadrilatero svuotato, per comprare un panino alla mortadella in tutta tranquillità, e sentirsi un po’ turista in città.