Ferrerio, in tre verso il processo Indagini chiuse per gli aggressori

Nei guai l’esecutore materiale Passalacqua, la 41enne "istigatrice" e il suo compagno, Andrej Gaju. Verso l’archiviazione il ’quarto uomo’. Attività ancora in corso per la minorenne oggetto della contesa

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di Federica Orlandi

Indagini chiuse nei confronti di chi organizzò, partecipò ed eseguì materialmente la brutale aggressione nei confronti di Davide Ferrerio, l’11 agosto scorso in Calabria. La Procura di Crotone (sostituto procuratore Pasquale Festa) ha infatti inviato l’avviso, che solitamente precede la richiesta di rinvio a giudizio, a tre delle persone attualmente coinvolte nel procedimento. Indagini chiuse, quindi, per Nicolò Passalacqua, il ventiduenne in carcere da agosto per il tentato omicidio di Davide; la madre della sua fidanzatina, pure in carcere; e il compagno della donna, il trentaquattrenne romeno Andrej Gaju.

L’accusa per Passalacqua è aggravata tra l’altro dai motivi abietti e futili – nello specifico, legati alla "volontà di mostrarsi agli occhi della (fidanzatina) minorenne all’altezza di difenderla", scrive la Procura – e dall’aver commesso il reato di fronte a minori. Le telecamere hanno ripreso il nomade originario di Colleferro mentre pesta senza pietà il giovane bolognese, che ha scambiato per un’altra persona, lasciandolo a terra in un coma che risulterà irreversibile. In mano, regge un non meglio identificato oggetto rosso, forse un tirapugni, per cui gli è contestato pure il porto d’oggetti atti a offendere.

Concorso anomalo in tentato omicidio è invece l’accusa per la madre della fidanzatina diciassettenne, una quarantunenne ora detenuta nel carcere di Pozzuoli e che per l’accusa avrebbe organizzato "un incontro per ’dare una lezione’ all’ignoto utilizzatore di un account Instagram" che insidiava la figlia, chiedendo "espressamente la presenza di Passalacqua", determinando così l’aggressione, e del compagno; e appunto Andrej Gaju, secondo il pm attore attivo della spedizione punitiva.

Oltre a loro, sono iscritti anche Alessandro Curto, il trentunenne ritenuto il vero obiettivo della spedizione e che depistò gli aggressori con un messaggio falso ("Ho una camicia bianca", che invece indossava Davide, lì per caso), per cui la Procura ha però chiesto nei giorni scorsi l’archiviazione; e la diciassettenne fidanzatina di Passalacqua e figlia della presunta istigatrice, per cui si sta procedendo separatamente, in quanto minorenne, e nei cui confronti le indagini non sono ancora chiuse. Come la madre, deve rispondere di concorso anomalo.

"Dal punto di vista metodologico, siamo soddisfatti di questa scelta della Procura crotonese", commenta il legale di Giuseppina Orlando mamma di Davide Ferrerio, l’avvocato Gabriele Bordoni, che nei giorni scorsi ha depositato l’opposizione alla richiesta di archiviazione del pm Festa per la posizione di Curto. L’iscrizione del trentunenne tra gli indagati era stata fortemente voluta dalla famiglia Ferrerio.

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