CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Bologna, è il giorno della grande festa per la Coppa Italia: il percorso

Dalle 16,30 la parata, partenza dal Dall’Ara, arrivo in piazza: sfilata per le strade della città tra emozioni, divieti e transenne. Al corteo anche l’omaggio a Ferrerio. Familiari e tifosi: “Oggi camminerai con noi”

Il grande corteo partirà dallo stadio Dall’Ara. I tifosi potranno seguire la squadra per tutto il percorso fino a piazza Re Enzo

Il grande corteo partirà dallo stadio Dall’Ara. I tifosi potranno seguire la squadra per tutto il percorso fino a piazza Re Enzo

Bologna, 25 maggio 2025 – E’ il grande giorno. Bologna si colora di rossoblù e si prepara a celebrare i suoi campioni, freschi di vittoria in Coppa Italia. Il pullman con i giocatori partirà alle 16.30 dal Dall’Ara e percorrerà buona parte della città, senza fermarsi, fino ad approdare in piazza Re Enzo.

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La festa itinerante passerà per via Andrea Costa, via Sant’Isaia, piazza Malpighi, via Ugo Bassi, via Rizzoli, piazza Re Enzo, poi il pullman entrerà in piazza Maggiore. L’ultimo tratto del percorso, da via Ugo Bassi all’altezza di via Nazario Sauro fino a piazza Re Enzo, sarà transennato e in via dell’Archiginnasio sarà vietato il transito anche ai pedoni per far uscire il pullman agevolmente. Transenne anche alla statua del Nettuno. Per i dettagli su divieti e viabilità di oggi, si può consultare il sito del Comune o il nostro.

Ieri in regalo con il Carlino c’era il poster ’La mia vita te la dedico’. E oggi, la parata si preannuncia grandiosa e avrà un ospite speciale, che sarà lì, accanto al suo amato Bologna, pur costretto ora su un letto d’ospedale. Davide Ferrerio, super tifoso, fu massacrato di botte a 22 anni nell’agosto 2022 mentre era in vacanza a Crotone, per uno scambio di persona: da allora, è in coma irreversibile. Ma i suoi amici rossoblù lo portano sempre nel cuore. “Era uno di noi. E lo è ancora – le parole di Joe, dei Forever Ultras –. Per lui abbiamo fatto lo striscione fuori dall’ospedale, siamo stati vicini alla famiglia. Il nostro è un gruppo che ha cinquant’anni, lui lo ricordo bene: era un ‘bravo cinno’, si comportava bene. Noi continuiamo a sperare che possa succedere qualcosa di buono a questo mondo. Saremo alla parata e Davide camminerà con noi”. “Alla finale di Coppa non eravamo ’solo’ quei 30mila, con noi c’erano quegli angeli, tifosi che oggi non ci sono più o che stanno soffrendo, come Davide – commenta Daniele Beba, della Vecchia Guardia –. Lui è sempre nei nostri pensieri, potranno passare anni, ma questo non cambierà. Speriamo tutti che avvenga un miracolo. Mai arrendersi, bisogna combattere.

E Davide sta combattendo». Ogni giorno, i genitori e il fratello gli sono accanto e gli parlano: “Questa vicinanza gli arriva, ne sono sicuro – riprende Beba –. Io ’l’ho portato con me’ a Roma, abbiamo fatto uno striscione, ’Davide presente’ (nella foto piccola). Era come se lui fosse lì con noi, cantando e saltando".

Cristian Frabboni, dei Mai Domi, racconta che è stato a trovarlo diverse volte: "Di lui mi ricordavo bene, un viso tra gli altri, c’era sempre. Questa storia ha colpito molto tutti noi. Davide c’è sempre. Per lui facciamo striscioni e cori, lo ricordiamo. E quando abbiamo conquistato la Coppa, il primo pensiero è stato per chi non c’è più o non può più venire allo stadio”.

Alla parata ci sarà anche Alessandro, fratello di Davide: “L’anno scorso non andai, non me la sentivo. Stavolta ci sarò lì perché è giusto, anche verso mio fratello, che vada a festeggiare un traguardo così importante. Indosserò una maglia speciale, personalizzata, che fece il Bologna due campionati fa, con scritto ’Forza Davide’, così che simbolicamente mi sia ancora più vicino”. Tanti i ricordi del papà, Massimiliano Ferrerio, che riaffiorano con la terza Coppa: “Per una strana coincidenza si sono affrontate in finale Milan e Bologna, proprio le due squadre che ho amato e che amo di più. Con il Milan ho iniziato a seguire il calcio nella mia infanzia e col Bologna nella mia maturità, grazie e per merito soprattutto dei miei figli che mi hanno indirizzato sulla giusta e corretta via della fede calcistica”. “La Coppa è anche di Davide – dice la mamma, Giusy Orlando –, doveva esserci, a Roma, sarebbe impazzito di gioia, sarebbe stato il momento più bello della sua vita. Ma Davide, in effetti, c’era, lì con noi, presente. E quella Coppa è dedicata anche a lui”.