Festa della Repubblica, idee su cosa fare

Dalla gita nel verde al trekking notturno a caccia di lucciole: sono alcune delle proposte su come trascorrere la giornata

2 giugno, cosa fare oggi

2 giugno, cosa fare oggi

Finalmente è arrivato un giorno di festa... E si può celebrare il rito della gita, della natura, del dolce far niente. Ma all’aperto, in giro per la nostra città e la sua provincia. Perché sì, le tante feste che si sono succedute in questi mesi di pandemia, sono stati vissute sempre al chiuso delle pareti di casa, con la sola possibilità di spostarsi appena di 250 metri dal proprio domicilio.

E quindi, il tornare a vivere una festa come si faceva nel vecchio sicuro mondo, dove tutte le giornate speciali venivano onorate, suggerisce una lenta normalità che sta tornando ad affacciarsi sulla nostra vita.

La Festa della Repubblica verrà ricordata un po’ come una ’liberazione’ dall’isolamento spensierato delle ricorrenze non festeggiate. E allora via libera alle gite, alle fughe sui crinali per avvistare i calanchi e sentire, più forte che mai, quella libertà che tanto spesso, in altri anni, non è magari stata apprezzata al cento per cento, perché scontata, sempre presente, così abituale da essere scelta o meno.

La natura vive il suo momento più bello, con giornate lunghe e tiepide e, se si resta in città, oppure si espatria di comune in comune, le idee per fare di un dì di festa un’occasione speciale, non mancano.

Dalle gite in bici lungo il Navile e l’Idice – che hanno ormai rapito il cuore di tutti facendo dimenticare le gite in bici lungo i canali di Amsterdam o le rive parigine –, alle camminate verso i colli o ai piccoli viaggi alla volta della Valsamoggia o Bentivoglio: ogni percorso è unico, soprattutto se unito anche a una destinazione gustosa, giusta ricompensa, soprattutto per chi inforca la bici e macina chilometri. Tra crescentine giganti, tortellini, pranzi al sacco, questa giornata di ricorrenza può anche trasformarsi nell’occasione per scoprire il distanziamento creativo ai tempi del distanziamento speciale, proprio dietro l’angolo, nella prima ’lussuosa’ periferia bolognese, a Corticella.

Tour della natura

Appuntamento all’imbocco del Lungo Navile, al Giardino Marinai d’Italia. Si solca il sentiero, si osservano gli aironi cenerini e le tartarughe in prossimità del Ponte della Bionda. Si prosegue fino a Castel Maggiore e poi sosta alla gelateria Commercianti in via Matteotti 106.

L'ora del pic nic

Le gite in provincia oggi si riscoprono, con un tocco caratteristico di questi tempi: arrivare nel parco del Museo della Civiltà Contadina (oggi aperto dalle 16 alle 20) muniti di plaid, sedersi e ordinare le «crescentine delivery» alla Locanda Smeraldi.

Happy hour

Partire dalla città e arrivare a piedi in via Paderno per catturare la luce e la natura di questi giorni. L’idea è quella di porsi come meta il Fienile Fluo, con una vista mozzafiato sui calanchi. L’ora dell’aperitivo è splendida, prenotare è consigliato.

In montagna

Chissà tra quanto si potrà tornare in Provenza. Nell’attesa, perché non concedersi allora un’escursione verso la Valsamoggia, direzione Rodiano, per scoprire la Provenza ’bolognese’. Prima di partire, prenotate un tavolo da Irina Trattoria.

Trekking notturno

Vitruvio lancia oggi alle 21 un trekking notturno, per 15 persone, nell’Oasi Fluviale del Molino Grande per avvistare le lucciole. Ritrovo nel parcheggio di Ca’ de Mandorli. Per prepararsi, un aperitivo al Cafè di piazza Bracci a San Lazzaro di Savena.

Su due ruote

Una bella gita in biciletta dal parco dei Cedri fino a San Lazzaro, per imboccare la fondo valle Idice e arrivare poi alla Noce di Mercatale. Ricompensa per la pedalata: le crescentine giganti della trattoria del Laghetto della Noce.

In compagnia

Al Kinotto di via Serlio è spuntato un pratone dove fare picnic. Un’idea nata per rispondere alle esigenze delle famiglie con bambini e dei gruppi numerosi costretti a dividersi su più tavoli. Così potrete mantenere il distanziamento e tornare a dialogare tutti insieme.

Relax sull'erba

Pranzo al sacco e bibite al bar Il parco della Ca’ Bura di Corticella, mettendo a punto un metodo di distanziamento efficace, si serve di ‘Bolloni’  di due metri e mezzo di raggio ognuno a due metri dall’altro, arrivati come esempio dai Navigli, che garantiscono l’ordine sulla collina.

La fortezza storica

Se non avete mai visto Selva Malvezzi è il momento di farlo Non perdetevi Il Palazzaccio, una delle poche fortezze rinascimentali superstiti nella pianura bolognese. E poi pranzo o cena alla Locanda Pincelli, uno dei menu più intriganti della Provincia.

 

 

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