
Una Festa che si chiude con oltre 200mila visitatori, più di 1.370.104 euro di incasso e circa 100mila euro di utili "è un successo ogni oltre previsione. La dimostrazione come la Festa del Parco Nord sia stata davvero di grande richiamo. E il meglio deve ancora venire". E’ molto contenta Federica Mazzoni: i numeri dell’ultima kermesse del Pd nel suo luogo simbolo, dopo 50 anni di battaglia, vanta numeri invidiabili. "Voglio ringraziare con il cuore volontarie e volontari, tutti uniti abbiamo lavorato all’ultimo valzer al Parco Nord. E ringrazio molto tutto il gruppo dirigente diffuso, dai vertici ai segretari di circolo – sottolinea Mazzoni –: Una grande squadra, la prova plastica di quello che è il Pd di Bologna".
E ora che succede?
"La commozione da parte di tutti è stata palpabile, fino alla fine, nelle cucine. Ma non è un finale, bensì un inizio che cominciamo a scrivere insieme"
Dove farete l’edizione 2024?
"Ci stiamo lavorando, di sicuro non sarà alla Fiera. La Festa provinciale va ripensata, non potrà essere un Parco Nord senza il Parco Nord. Non lo scimmiotteremo, ci lavoreremo".
E l’iniziativa politica?
"Parte la conferenza programmatica permanente verso le elezioni europee e amministrative del 2024, si voterà in 38 Comuni della nostra Federazione. Noi non ci riposiamo un attimo, la cabina di regia includerà di certo tutto il partito".
Anche la minoranza?
"Certo, dentro ci sarà anche Dario Mantovani. Non da oggi ho dato disponibilità alla collaborazione con la minoranza. Tutto il Pd deve fare un passo in avanti e lavorare compatto. Gruppi di lavoro saranno coordinati da componenti della segreteria, con diverse sensibilità. Mai come in questo momento bisogna remare tutti dalla stessa parte".
Preoccupati dalle destre?
"Dobbiamo essere tutti consapevoli che nulla è scontato, dobbiamo affrontare i prossimi mesi con umiltà e determinazione. Riconoscendo le cose che dobbiamo cambiare e migliorare. Il governo sta giocando sulla pelle dei cittadini, per vincere bisogna costruire delle coalizioni più larghe possibili"
Anche con il Centro di Renzi?
"Anche con chi si riconosce nei nostri valori antifascisti, riformisti e progressisti. Unirsi contro queste destre è un imperativo morale e politico"
Terzo mandato di Bonaccini?
"Per ora mi pare che quella sia un’opzione non sul tavolo. E temo che la presidente Meloni non sia disposta a fare regali di questo tipo. Il presidente Bonaccini non va tirato per la giacchetta, sarà il Pd a livello nazionale e a livello locale a dover capire come affrontare al meglio anche quella partita".