Festini sui colli Bologna: sesso e droga. Ecco il 'manuale' delle serate proibite

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Cinque le ragazzine, protagoniste delle serate di sballo, già sentite nei mesi scorsi

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Bologna, 19 ottobre 2021 - Almeno una volta a settimana, nel periodo del lockdown, si davano appuntamento, di volta in volta, nelle case libere dai genitori. Sui Colli, ma anche in altre zone della città. Una decina, tra ragazze dai 15 ai 18 anni e ragazzi, più o meno coetanei o appena maggiorenni. Con la partecipazione occasionale di almeno un paio di adulti. Tra questi, il conducente quarantacinquenne di auto blu, che accompagnava alcune delle ragazzine (una in particolare) alle serate e portava spesso lui, favorito dalla possibilità di poter circolare durante il lockdown, lo stupefacente.

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Coca, droghe sintetiche. Che i ragazzini utilizzavano per sballarsi, nel corso delle serate in cui, all’occasione, si faceva anche sesso, senza stare troppo a badare all’età di chi si aveva davanti. Per questo, i carabinieri della compagnia Bologna centro stanno lavorando per delineare, passo passo, cosa accadesse e chi partecipasse a queste feste, nell’ambito dell’inchiesta che vede già cinque persone iscritte nel registro degli indagati per cessione di droga e induzione alla prostituzione di minore. E soprattutto, i militari dell’Arma stanno allargando il cerchio, per individuare gli spacciatori da cui i ragazzini, ma anche il quarantacinquenne autista di auto blu, si rifornivano.

Il punto fermo, da cui partire, è la mole di foto, video e messaggi che dovranno essere estrapolati da telefoni, tablet e pc sequestrati nel corso delle perquisizioni domiciliari a carico degli indagati, durante le quali sono state trovate anche piccole quantità di stupefacenti, in particolare droghe sintetiche. Gli indagati, al momento, sono cinque: tre ragazzi, neodiciottenni, un venticinquenne e l’autista, appunto. Ma presto nuovi nomi potrebbero aggiungersi. Nel quadro finora delineato dagli inquirenti (il pm è Massimiliano Rossi) chi portava la sostanza a sua volta si riforniva da pusher ‘professionisti’ ed è su di loro che ora si concentra l’attenzione dei carabinieri. Un lavoro complesso, vista anche la delicatezza del contesto, per la giovanissima età delle ragazzine coinvolte: cinque, al momento, quelle già ascoltate, di età compressa tra i 15 e i 18, tutte di famiglie ‘bene’. L’ipotesi, per cui si procede per induzione alla prostituzione per quattro degli indagati, è che le adolescenti acconsentissero ai rapporti in un contesto in cui ci si sballava insieme, ragazzine, ragazzini e, nelle circostanze circoscritte dai militari, anche i maggiorenni.  

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