Film girati in Appennino CineApp fa scoprire i set

Migration

Quanto del nostro Appennino Pupi Avati ha reso celebre attraverso i suoi film! Basti pensare a "Una gita scolastica" del 1983, in cui l’Italia intera scopriva il Castello Manservisi di Castelluccio e il Santuario della Madonna del Faggio fino al Lago Scaffaiolo e le vecchie Terme di Porretta. O a "Storie di ragazzi e ragazze" del 1989, con ambientazione al casolare di Malpasso di Castel di Casio. Di set nella bellezza di questo paesaggio ne sono spuntati tanti altri ed è stato quindi naturale pensare a un applicazione per guidare cinefili e curiosi, alla scoperta dei luoghi dei film. ‘CineAPP – l’app del cinema degli Appennini’, scaricabile gratuitamente sia su apple store che su google play, è stata presentata ieri nel corso della XXI edizione del Festival del Cinema di Porretta e sarà un utile strumento per chi gira a piedi o per chi si muove in bicicletta. 15 film, divisi in 11 setlocation, tutti raccolti in 5 differenti percorsi cineturistici: dal più vecchio del 1974 di Florestano Vancini "Amore amaro", che girò a Lizzano nella colonia ferrarese, passando per "Tutti defunti tranne i morti" del 1977 di Avati, girato alla Rocchetta Mattei di Riola e a Palazzo de Rossi di Sasso Marconi, fino a "Tutto quello che vuoi" di Francesco Bruni del 2017 con location l’ospedale Costa di Porretta, inserito in un’area di grande pregio naturalistico. Altri titoli sono "Va dove ti porta il cuore" di Cristina Comencini, Enrico IV di Marco Bellocchio, "L’uomo che verrà" di Giorgio Diritti, "C’è tempo" di Walter Veltroni. "Con CineAPP – sottolinea Luca Elmi, direttore artistico del Festival del Cinema di Porretta- vogliamo sottolineare sia le tante ed importanti produzioni che l’Appennino ha saputo attrarre che mostrare le straordinarie risorse e prospettive turistiche che l’Alto Reno è capace di offrire".

b. c.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro