Finalmente, Ben Böhmer "Bologna nota nel mondo"

Dopo il live saltato a novembre, il deejay e compositore stasera all’Estragon "Felice di suonare qui. L’elettronica ormai è nell’immaginario mainstream".

Finalmente, Ben Böhmer  "Bologna nota nel mondo"

Finalmente, Ben Böhmer "Bologna nota nel mondo"

di Francesco Moroni

"Voglio suonare in Italia da sempre. La prima occasione l’ho avuta al Kappa FuturFestival 2022, ed è stata un’emozione unica. Amo questo Paese per la sua tradizione e la sua cultura dance, e così ho pensato fosse perfetto per me". Ben Böhmer non stava più nella pelle lo scorso novembre, quando era in programma il suo live show sotto le Torri. Un evento poi sfortunatamente annullato causa forza maggiore, così come la tappa a Milano, con tanto di rimborso automatico dei biglietti. Il deejay, compositore e produttore tedesco torna finalmente in città questa sera all’Estragon (ore 21) per un appuntamento all’insegna della musica, ma soprattutto della creatività e dell’energia che lo caratterizzano. Ecco allora il Begin Again World Tour: l’album omonimo, pubblicato nel 2021, è un altro capitolo di una carriera già ricca di brani di successo e consacrazioni da parte dei colleghi, nonostante la giovane età (29 anni). "Mi aspetto una folla grande, appassionata e coinvolta – puntualizza lui –. Ho sentito parlare molto bene di Bologna, una città famosa in tutto il mondo, e sono davvero stimolato di poterla visitare e poter suonare qui". Nel 2017 ha pubblicato l’ep Submission per l’etichetta Sacrebleu, che l’ha portato a esibirsi in giro per il mondo: Copenhagen, Londra, Belgio. Una serie di altri singoli e remix per Anjunadeep, Future Classic e Hungry Music hanno visto Böhmer sfondare nelle playlist di punta di Electronic e Beatport 100, attirando ammiratori da tutta la scena della musica elettronica, tra cui Stephan Bodzin, Bob Moses e Boris Brejcha, che ha definito Ben come "artista rivoluzionario" qualche anno fa.

"Suono strumenti fin da quando sono molto piccolo, in particolare il piano e la tromba – aveva raccontato al Carlino –. E quando ho voluto iniziare a comporre e registrare la mia musica, trasferirmi a Berlino è stata la naturale conseguenza. Ero circondato e immerso nella scena dance e volevo farne parte a tutti i costi. E ci sono riuscito". La musica elettronica, negli anni, non è stata a guardare, ma ha subito un’evoluzione così come tutta la scena internazionale. "Sicuramente è entrata molto di più nell’immaginario mainstream e popolare dell’industria musicale – commenta il deejay –. Penso anche che questo processo spinga le persone oltre la cultura underground, perché il pubblico è spinto a esplorare molto di più suoni e mondi musicali di quanto non sia mai stato fatto prima". Info e biglietti: vivoconcerti.com.

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