Finanziere arrestato Bologna, scena muta sul giro di prostituzione

Bologna, 5 febbraio 2019 - Ha scelto la linea del silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Davanti al giudice di Cassino, delegato dall’omologo di Bologna per l’interrogatorio di garanzia, il tenente colonnello della Guardia di finanza Alessio Costagliola, comandante (sospeso) del Secondo gruppo delle Fiamme gialle, è comparso ieri mattina, accompagnato dal suo legale.

La settimana scorsa era stato arrestato proprio dai colleghi del Nucleo di polizia economico tributaria, nell’ambito di un’inchiesta ancora in corso che lo vede al centro di un giro di prostituzione nel suo appartamento. Le accuse a suo carico, al momento, sono di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione; accuse gravissime, tenuto conto della divisa che indossa e che hanno indotto i colleghi e la procura, con il pm Flavio Lazzarini, ad agire con il massimo riserbo, ma anche la massima tempestività.

Al momento, quindi, Costagliola resta ai domiciliari nel Lazio, in attesa di un eventuale riesame sulla misura disposta dal gip Alberto Gamberini. Nel frattempo proseguono gli accertamenti dei finanzieri sugli altri protagonisti dell’inchiesta. Dagli elementi fin qui raccolti nel fascicolo di indagine, tra intercettazioni e servizi di appostamento, il quadro indiziario a carico di Costagliola sarebbe netto almeno su un aspetto: è impossibile, secondo gli investigatori, che il finanziere non sapesse cosa avvenisse nel suo appartamento, dove abitava stabilmente e con lui una sua amica sudamericana. Sul giro di prostituzione, che vedrebbe protagoniste più ragazze, sono ancora in corso approfondimenti per ricostruire l’eventuale flusso di denaro di cui avrebbe beneficiato l’ufficiale.