"Fino a giugno decessi nella media, a luglio il picco"

Lo studioso fa notare che nel numero di morti potrebbero entrare anche altre cause come il contagio da Covid

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"Fino a giugno il dato della mortalità era in linea con gli anni prima del Covid, ma a luglio è cambiato e sicuramente questo più 22 per cento è influenzato anche dalle ondate di calore". Gianluigi Bovini, demografo, ha analizzato i dati contenuti nel ’Report mortalità e accessi in pronto soccorso estate 2022’, curato dal ministero della Salute.

Secondo lo studioso il fatto che il grande caldo registrato in questa estate possa avere inciso sul tasso di mortalità è reale in quanto un tale fenomeno si manifestò anche in quella che fu un’altra estate da incubo, per quanto riguarda il caldo: il 2003.

"Allora ci fu un aumento ancora più rilevante di questo 22 per cento perché a quel tempo non eravamo in grado di controllare ondate di calore così importanti e durature – sottolinea –. Poche persone avevano in casa i condizionatori o comunque strumenti per mitigare il caldo come succede oggi. Ma credo occorra fare un’altra riflessione: dal 2003 a oggi le persone anziane sono aumentate e non di poco. Se quello che è accaduto durante questa estate, a livello di caldo, si fosse verificato nel 2003 con l’ulteriore invecchiamento della popolazione che registriamo oggi, il 22 per cento sarebbe stato ben più alto".

Va anche sottolineato che la stessa popolazione anziana ha imparato, per quello che può a difendersi almeno in parte dal calore e, grazie anche alle indicazioni di Ausl, Comuni, medici non solo hanno attrezzato le abitazioni con condizionatori e ventilatori, ma cercando di non uscire nelle ore più calde ed hanno un’alimentazione meno pesante. Insomma, le migliaia di decessi registrati nel 2003 hanno insegnato, anche se l’eccezionalità di quest’anno ha comunque alzato i numeri dei decessi.

"Decessi che, personalmente, non so distinguere da altre cause come quella determinata dal contagio da Covid – riflette Bovini –. Probabilmente in diversi casi ci possono essere state delle concause: se un anziano ha contratto il virus e in più si è trovato nel mezzo del periodo peggiore per il caldo che è stato luglio, questo può avere aggravato in modo drammatico le condizioni di salute".

Monica Raschi

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