Flush, l’editoria femminista si mette in mostra

Da oggi a domenica, con laboratori ed esposizioni. E si svela anche. l’Archivio delle donne.

Flush, l’editoria femminista si mette in mostra
Flush, l’editoria femminista si mette in mostra

Se lo scorso anno si era occupato di fantascienza e femminismo, quest’anno sonderà le autonarrazioni che adottano un approccio intersezionale, verso percorsi di vita non allineati ai modelli patriarcali e oppressivi. Ecco Flush, il festival delle produzioni editoriali del femminismo contemporaneo, cartacee e digitali, che da oggi al 17 settembre si terrà al Centro documentazione delle donne di Bologna.

Si tratta di un itinerario nel pensiero femminista contemporaneo e nella filiera del libro d’autrice ed è un’iniziativa rivolta a chi opera nel settore dell’editoria e della ricerca, per mettere in contatto editrici, librerie, bibliotecarie, insegnanti, ricercatrici, visionarie e divulgatrici editoriali. Flush si apre alle 16 con il primo laboratorio di Bibliomanzia, tenuto da Martina Sarritzu. "Il potere della parola e della lettura – raccontano le organizzatrici –risuonerà in ogni angolo del festival, a partire da questa esperienza di condivisione. Diamo voce all’editoria femminista e prevediamo l’inaspettato! In questo primo laboratorio si impareranno le tecniche per muoversi nello spazio ’scenico’ del festival, usando tecnologie digitali e analogiche, suoni e movimenti".

Alle 18 inaugurerà la mostra ospitata quest’anno: nel chiostro di Santa Cristina: Art in the chiostro & the Slutification of la mia prozia. Art practices against the patriarchy, di Charlie G Fennel. Una dichiarazione d’amore non romantico, una mescolanza di saperi e vite in forma di installazione. Nel programma ( anche la prima visita guidata all’Archivio delle Donne che raccoglie documenti cartacei, sonori e visivi prodotti dalla ricerca teorica e dalle attività del Centro delle donne di Bologna e dell’Associazione Orlando. Info: https:flushfestival.women.it.

b. c.