Flussi turistici sotto la lente delle telecamere

Il borgo di Dozza al centro del progetto Polis-Eye. Nove occhi elettronici invieranno dati sugli accessi al centro a una piattaforma

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Dozza protagonista del progetto Polis-Eye. E’ proprio il gioiello medievale, infatti, l’unico borgo italiano presente nel processo di sperimentazione di una serie di tecnologie avanzate utili all’elaborazione di dati legati al comparto turistico. Il sindaco Luca Albertazzi è intervenuto al parco Fico di Bologna per la presentazione dei primi risultati. Si tratta dello sviluppo di un sistema di supporto alle decisioni (Policy Support System, ndr) capace di analizzare flussi di dati per creare modelli previsionali integrati, rivolti soprattutto ai decisori pubblici, che permettono una gestione ottimizzata di Smart City nell’ambito del turismo.

Un’esperienza avviata nel 2019, che coinvolge 5 laboratori di ricerca industriale tra cui quelli delle università di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, finanziata da Por Fesr Emilia-Romagna 2014-2020 e dal Fondo per lo sviluppo e la coesione. Tra le realtà partner c’è pure IF Imola Faenza Tourism Company. Così l’abitato dozzese, preso come modello di riferimento per il turismo escursionistico, diventerà un baluardo statistico su scala nazionale. Il municipio di Dozza ha sottoscritto da qualche mese, infatti, uno schema di convenzione biennale con l’Enea per alimentare il progetto Polis-Eye. Riflettori puntati, pardon telecamere puntate, sui flussi d’ingresso al centro storico. Il tutto avverrà tramite l’installazione di un apposito impianto con rete sensoristica per la rilevazione dei passaggi veicolari e pedonali. Nove occhi meccanici che, attraverso la tecnica della visione artificiale, invieranno dati costanti al server della piattaforma prototipale. I numeri verteranno sugli accessi pedonali al borgo, con il conteggio dei pedoni in transito dai varchi di via XX Settembre e dall’area di ingresso di Piazza Rocca, e sull’utilizzo dei parcheggi di Piazza Fontana e via Giovanni Pascoli. Qui, infatti, ci sarà il rilevamento dei veicoli in entrata e uscita dagli spazi di sosta. Dispositivi gestiti e curati dalla stessa Enea senza particolari oneri a carico dell’amministrazione comunale.

"C’è ancora molta strada da percorrere per abbinare alla tecnologia avanzata le decisioni politiche degli amministratori – spiega il primo cittadino Albertazzi -. La criticità riguarda proprio il reperimento dei dati analitici, in molti casi perfino assenti". Così Dozza vuole fare la sua parte. "Aderiamo con soddisfazione al progetto Polis-Eye – continua -. Fino ad oggi, come altri piccoli borghi privi di rilevanti strutture ricettive alberghiere in centro storico, abbiamo analizzato l’andamento delle biglietterie dei principali monumenti per tracciare il bilancio degli afflussi. Un elemento ridotto per compiere scelte adeguate". Tra queste lo studio delle proposte più indicate in termini di eventi, l’intercetto di specifici finanziamenti e la valutazione dei parametri di gradimento dell’utenza. In agenda c’è già la realizzazione di un incontro di approfondimento sul progetto, in accordo con la Regione Emilia Romagna, incentrato sulle prospettive del turismo green e outdoor e sulle moderne tecnologie applicabili al settore.

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