Focolaio covid Bologna, i positivi di Bartolini salgono a 90 FOTO

L'Ausl: "Valutiamo la chiusura, decidiamo nelle prossime ore". La Uil: "Lavoratori terrorizzati"

Test sanitari in corso alla Bartolini (foto Schicchi)

Test sanitari in corso alla Bartolini (foto Schicchi)

Bologna, 26 giugno 2020 – Salgono ad almeno 90 i positivi del focolaio (video) di covid-19 divampato nell'agenzia Bologna Roveri della Bartolini (ora Brt). E ora l'Ausl valuta la chiusura: "Siamo in attesa per domani dei risultati dei tamponi eseguiti anche ad amministrativi, autisti e altro personale. Faremo una valutazione del focolaio: se ci sono evidenze epidemiologiche e condizioni specifiche, per come si è manifestato, potrebbe essere una strada da percorrere quella di proporre la sospensione dell'attività", mette in chiaro all'Ansa Paolo Pandolfi, direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell'Ausl di Bologna.

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A portare brutte notizie è il bollettino regionale della sera, che mette nero su bianco 27 nuovi casi nei test fatti ieri (foto) nel magazzino e processati questa mattina nei laboratori. E del resto, a chiedere la chiusura erano già stati i sindacati, con la Uil che denuncia; i lavoratori “sono terrorizzati”: Maurizio Lago, segretario della Uil Trasporti Emilia-Romagna, spiega all'Ansa che il sindacato sta invece chiedendo di “fare un lockdown di quel sito. Andrebbe bloccato tutto. Qui si parla della salute dei lavoratori e per noi tra la produzione e la salute dei lavoratori non ci sono dubbi”, aggiunge e sottolinea che quesi lavoratori vanno poi di casa in casa per la città.

Il bollettino di oggi 26 giugno

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"Il focolaio alla Bartolini non è eclatante, è sotto controllo – assicura il sindaco Virginio Merola a TgCom24 -. Seguiremo attentamente il caso. Per fortuna la nostra azione sanitaria interviene per tracciare e poco per trattare - ha rassicurato - abbiamo infatti solo due casi in ospedale” E poi aggiunge: Rispetto alle richieste sindacali di chiusura, “deve decidere l'autorità sanitaria”.

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L'azienda prova a resistere. “Non ci siamo mai fermati. Mentre il Paese era fermo noi abbiamo continuato a sostenere i cittadini consegnando i beni necessari". Quindi neanche ora "possiamo fermarci non solo per i mittenti ma anche per i destinatari. Considerando che svolgiamo un servizio necessario stiamo cercando, di concerto con l'Ausl, di non fermarci perché abbiamo messo in campo tutte le azioni concordate per evitare questa evenienza", spiega all'Agi, Marco Zanazzi responsabile commerciale. "Nella giornata di oggi - aggiunge - non sono previsti altri screening sui lavoratori dopo che ieri erano sono stati sottoposti a tampone altri 170 lavoratori, tutti i drivers e i dipendenti operativi della filiale bolognese".

Zanazzi ammette che comunq il focolaio ha avuto ripercussioni sul servizo. "Il rallentamento - osserva - riguarda prevalentemente l'area di Bologna con qualche contraccolpo su quelle limitrofe".

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