Fondazioni bancarie e Fiera fanno un Trust per lanciare l’arte

Annunciato in occasione di Arte Fiera, poi bloccato dall’emergenza Covid, nasce il Trust che, grazie ai soldi delle fondazioni bancarie e della Fiera, punta a rafforzare il ruolo di Bologna tra le capitali italiane dell’arte contemporanea.

Istituito da Fondazione Carisbo, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e Fiera, il Trust che è stato siglato lo scorso 23 luglio con l’impegno dei tre ’disponenti’ a sottoscrivere, in totale, 90mila euro all’anno per i prossimi tre anni fino al 2022. All’istituto potranno aderire anche altri donatori.

Si tratta di uno strumento che permette al contempo di realizzare iniziative di crowdfunding e di gestire le risorse in maniera trasparente e indipendente "dal condizionamento pubblico o politico", anche da parte del Comune che ne è il beneficiario.

"Si tratta di un progetto importante per il sostegno dell’arte contemporanea del nostro Paese. Il Trust permetterà anche ai privati di partecipare a questo progetto e contribuire in maniera concreta alla promozione dell’arte contemporanea, per migliorare il posizionamento internazionale della città, ascrivendola nel novero delle capitali europee del contemporaneo", spiega Matteo Lepore, assessore comunale alla Cultura.

Sono quattro gli obiettivi da realizzare attraverso le risorse del Trust: grandi mostre, valorizzazione delle esperienze storico- artistiche del territorio, residenze per artisti (una linea questa già avviata con il progetto del Nuovo Forno del Pane che ha trasformato gli spazi espositivi di MAMbo in luoghi di laboratorio e sperimentazione artistica) e consolidamento delle collezioni pubbliche bolognesi di opere di arte italiana dagli anni ‘50 ad oggi.

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