Bologna, dal Cipe 237 milioni per il trasporto pubblico

Si chiude così l’annosa vicenda dei fondi ex Metropolitana di Bologna che non sono andati perduti

Un cantiere a Casalecchio (Dire)

Un cantiere a Casalecchio (Dire)

Bologna, 22 giugno 2018 - Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della delibera Cipe, a Bologna e non solo, arrivano 255 milioni e 300 mila euro di cui 237 milioni sono risorse statali per il “Progetto integrato della mobilità bolognese” (Pimbo) che tradotto significa migliorare il trasporto pubblico locale. Si chiude così l’annosa vicenda dei fondi ex Metropolitana di Bologna che non sono andati perduti ma, al contrario, sono rimasti a disposizione del territorio. Oltre alla Regione, alla Città Metropolitana e ai Comuni di Bologna e Casalecchio di Reno, i soggetti coinvolti per la realizzazione del progetto sono Rfi, Tper e Fer. Il progetto approvato prevede il potenziamento dell’interscambio modale tra il sistema di trasporto su ferro e quello su gomma. Così da migliorare l’offerta, ridurre le emissioni di agenti inquinanti nell’atmosfera e intervenire sulle strade per eliminare le situazioni che limitano la velocità commerciale e la regolarità del servizio di trasporto pubblico.

Quanto ai treni, il Pimbo prevede l'eliminazione delle interferenze con la viabilità stradale della tratta urbana della linea Sfm Bologna – Portomaggiore. Ovvero l’interramento nella parte urbana dei binari (46 milioni di euro sul totale), oltre che interventi su alcune fermate Sfm volti al miglioramento della sicurezza e dell'accessibilità. Nello specifico il Pimbo riguarda lo sviluppo e l'ammodernamento della struttura del Sfm tramite:

- il completamento del sistema delle fermate interne al comune con la realizzazione di quelle mancanti: Prati di Caprara e Zanardi, il completamento di quelle a  Borgo Panigale Scala e San Vitale - Rimesse e l'adeguamento di San Ruffillo e Fiera;

- la realizzazione di opere di accessibilità alle fermate e di riconoscibilità delle medesime;

- l'eliminazione delle interferenze tra viabilità urbana e rete ferroviaria lungo la direttrice della linea Sfm 2 Vignola – Bologna – Portomaggiore. Inoltre è prevista la trasformazione del trasporto pubblico urbano bolognese con il completamento della rete filoviaria bolognese con la realizzazione delle opere stradali e di alimentazione elettrica, comprese le sottostazioni, e la fornitura di materiale rotabile filoviario.

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