Riapriamo la fontana del Nettuno

"L'opera del Giambologna venga riconsegnata nella sua completezza alla fruizione della città e dei turisti"

Un particolare della fontana del Nettuno del Giambologna 8Fotoschicchi)

Un particolare della fontana del Nettuno del Giambologna 8Fotoschicchi)

Bologna, 21 marzo 2015 - Giovedì scorso ho partecipato, in una affollatissima sala Stabat Mater dell’Archiginnasio, alla presentazione dello splendido volume ‘The Neptun Fountain in Bologna’, di Richard J. Tulle, curato da Nadia Aksamija della Wesleyan University e da Francesco Ceccarelli dell’Università di Bologna. Si tratta, come ha scritto giustamente il suo giornale, della prima monografia completa di questo monumento eseguito dal Giambologna e dall’architetto Laureti, opera che da secoli identifica la nostra città in Italia e nel mondo.

Molti dei presenti, a cominciare da Esther Diamond, grande collezionista americana di arte rinascimentale, fondatrice insieme a Jon Landau e Fabrizio Moretti di VISTAS, fondo per lo studio delle arti che ha sostenuto fortemente la pubblicazione della splendida monografia, hanno espresso il rammarico che la fontana sia da tempo senz’acquaNon una fontana malata che sgocciola i ‘cloppete’ e ‘cloffete’ alla Palazzeschi, ma proprio morta, muta

Ecco perché le scrivo, caro direttore: per sollecitare, in qualità di presidente regionale del Fai, in occasione delle Giornate Fai di Primavera, la riapertura della fontana e dei suoi numerosi e gioiosi zampilli. Dopo lo straordinario restauro eseguito anni fa dal maestro Giovanni Morigi, manca oggi di questo elemento essenziale per la sua completezza.

Il flusso turistico in costante aumento che sta premiando le bellezze della nostra città e alla vigilia dell’inaugurazione dell’Expo e dell’avvio dei lavori per Fico, appuntamenti attrattivi di grande pubblico, e, infine, l’avvicinarsi del 450° anno dalla costruzione della fontana (cadrà a Natale 2016), sono tutte ragioni che si aggiungono perché l’opera del Giambologna venga riconsegnata nella sua completezza alla fruizione della città e dei turisti.

La ringrazio per l’attenzione e spero di poter contare sul suo sostegno a questa richiesta che rivolgo all’amministrazione della città, pronti noi del Fai a fare, come sempre, la nostra parte.

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