Fonte Remonda, meraviglia da restaurare Così zampilla la generosità dei bolognesi

L’iniziativa di Rotary Club Bologna Nord e Comune sostenuta dal Carlino: parte la raccolta fondi, l’obiettivo è toccare i 100mila euro. L’area di via Codivilla sarà riqualificata, con interventi su muro e fregi della conserva, ma anche su pavimenti e vegetazione

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di Luca Orsi

È uno dei tanti gioielli nascosti della nostra città. Sconosciuto a molti bolognesi. Ora la Fonte Remonda – antica conserva per la raccolta e il filtraggio dell’acqua, in via Codivilla, all’ombra di San Michele in Bosco – sarà completamente restaurata.

L’iniziativa nasce da un’idea del Rotary Club Bologna Nord. "Da sempre attenti all’ambiente cittadino, abbiamo sensibilizzato il Comune, fornendo un progetto preliminare di massima", spiega la presidente Gilda Lagatta.

Il Comune – con la partnership del Carlino, che sostiene l’iniziativa – "si appella alla generosità dei cittadini e lancia una raccolta fondi per riqualificare l’area della fonte", spiega Simone Borsari, assessore ai lavori pubblici. Il crowdfunding, attraverso un conto corrente dedicato, durerà alcuni mesi.

Il progetto di restauro è stato presentato ieri mattina in loco, presenti anche il sindaco Matteo Lepore e Valerio Baroncini, vicedirettore del Carlino.

Il costo stimato dell’intervento è di 80-100mila euro. Il Comune, proprietario dell’area, "contribuirà anche economicamente", afferma Lepore. Con l’auspicio che, oltre ai singoli cittadini, alla raccolta fondi "prendano parte, in un impegno corale, anche aziende, associazioni, realtà economiche e produttive della città".

Anche Hera è stata coinvolta nel progetto. Al termine dei lavori, spiega Ilaria Brunelli, responsabile reti idriche area Bologna della multiutility, "realizzeremo una nuova fontanella su via Codivilla, all’inizio della scala" che scende alla Remonda. Hera "garantirà così, con acqua di acquedotto, un nuovo servizio per cittadini e turisti".

Soddisfatto Davide Vicari, del Rotary Bologna Nord. "Abbiamo fatto un lungo lavoro per arrivare a questo punto, e dobbiamo ringraziare l’assessore Borsari per la concretezza e l’impegno con cui ha raccolto la nostra sollecitazione".

Ora l’amministrazione comunale, spiega l’architetto Manuela Faustini Fustini, direttrice del settore Lavori pubblici di Palazzo d’Accursio, "provvederà a incaricare professionisti esperti per la progettazione del restauro e a predisporre la gara d’appalto dei lavori".

I lavori prevedono interventi sulla struttura e i fregi della conserva, sul muro di via Codivilla, sulla pavimentazione esterna e sul muretto perimetrale dell’area della fonte. "Verrà installato anche un impianto di illuminazione, per rendere quest’area fruibile in sicurezza", afferma Borsari. Mentre il sindaco non esclude la possibilità, a restauri finiti, di organizzare piccoli eventi culturali.

Il via alla raccolta fondi e all’iter del restauro sono accolti con soddisfazione da Massimo Brunelli, vicepresidente dell’associazione ‘Bologna sotterranea’. "Fin dalla nostra fondazione, oltre una ventina d’anni fa – afferma –, ci siamo impegnati per la riscoperta e la riqualificazione di luoghi sotterranei e idraulici dimenticati. Salutiamo quindi con favore l’interesse per questa antica struttura".

Il recupero della fonte Remonda è, per l’amministrazione, un progetto importante. Perché – insieme con gli interventi già operati sulla fontana del Nettuno e su Valverde, i cosiddetti Bagni di Mario, "rappresenta l’ultimo tassello del recupero delle parti idrauliche che un tempo alimentavano la fontana del Giambologna", spiega la Faustini Fustini.

Fra gli interventi di restauro della conserva sono previsti, fra gli altri, il contenimento della vegetazione – oggi piuttosto invasiva – e la regolamentazione del flusso dell’acqua piovana. Le pareti in laterizio – dove saranno ripristinate le stuccature – verranno lavate anche per eliminare gli annerimenti causati da muffe e licheni.

Il muro su via Codivilla verrà consolidato e pulito dalla vegetazione che, negli anni, ha ostruito i fori per il drenaggio delle acque e ha attecchito un po’ ovunque.

Nel muretto perimetrale saranno sostituiti, dove necessario, i tratti di cornice e i mattoni più danneggiati. Saranno messe in opera anche adeguate protezioni che riparino dall’azione dilavante delle piogge.

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