Fortitudini aggredirono il tifoso rivale, il giudice: "Spinti dal fanatismo"

Agirono per "fanatismo", vedendo "nemico chi ha un’ideologia sportiva opposta". Così il giudice Grazia Nart motiva l’aggravante dei futili motivi per i tre ultras fortitudini che, nel 2019, avrebbero aggredito in via San Mamolo un virtussino e un amico, il quale nell’esplosione di un petardo perse tre dita della mano. I tre sono stati condannati a un anno e mezzo e un anno e otto; sette testimoni saranno indagati per false dichiarazioni al difensore. "Non pochi: le indagini difensive non hanno convinto il giudice", commenta l’avvocato Guido Magnisi, per la vittima. "L’impianto accusatorio si è ridimensionato – così l’avvocato di un imputato, Luca Camaggi –. Ma i tanti aspetti controversi della vicenda meritano una rilettura in appello". E l’avvocato degli altri Gabriele Bordoni: "Il gip ricostruisce i fatti come neppure la vittima ha mai descritto, sconfessa i periti e condanna chi riconosce sia intervenuto dopo l’esplosione: appelleremo".

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