Fratelli d’Italia accusa la giunta "Valutazioni del tutto arbitrarie"

I consiglieri Cavedagna e Zuntini: "Si rischiano numerose impugnazioni"

Fratelli d’Italia accusa la giunta  "Valutazioni del tutto arbitrarie"

Fratelli d’Italia accusa la giunta "Valutazioni del tutto arbitrarie"

I controlli Imu sulle paritarie non convincono l’opposizone. A salire sulle barricate è Fratelli d’Italia con il capogruppo Stefano Cavedagna e la consigliera Manuela Zuntini (nella foto).

"Non capiamo perché la giunta Lepore, in un momento difficile come questo, abbia avviato degli accertamenti per richiedere l’Imu alle scuole paritarie, richiedendo importi sin dal 2016, sulla base di una mera sentenza della Cassazione, ma temiamo che le considerazioni siano arbitrarie. Per richiedere l’Imu l’amministrazione deve considerare come ‘commerciali’ le attività svolte da queste scuole. In base a quale criterio?".

Da qui, i meloniani, ricordano due decreti ministeriali del Mef che stabiliscono "che una scuola che chieda una retta con prezzo lordo pari a quello impiegato dallo Stato non può essere tassata per l’Imu. Senza aver definito questo criterio il Comune è partito a chiedere un totale di quasi 1 milione e 700mila euro. Dopo un primo accertamento di ben 1 milione di euro e dopo i nostri ammonimenti circa la legittimità di questa richiesta, la giunta non si è fermata e sta andando avanti. Il rischio non è solo di mettere in crisi le scuole paritarie, alcune delle quali hanno già subito danni ingenti, ma questi accertamenti rischiano anche di essere impugnati".

Per Cavedagna e Zuntini, "se chiuderanno altri istituti, molti bambini si troveranno senza una scuola". Per questo, insistono da Fd’I, "l’amministrazione, prima di rischiare di mettere in difficoltà istituti che forniscono un contributo essenziale al sistema educativo, dovrebbe forse valutare meglio tutto il quadro e avere delle certezze sull’applicazione di questa tassa. Il Comune fece già un errore simile quando richiese l’Imu ai coniugi con due residenze differenti, pagandone le conseguenze dopo la sentenza della Corte Costituzionale".

Infine, Fd’I insiste: "Perché il Comune ha un atteggiamento così inflessibile con le scuole paritarie e non ad esempio con tutte quelle associazioni che svolgono attività commerciali mascherate da circoli sociali? Bisogna invertire questa rotta, puramente ideologica, e lasciar lavorare chi fa del bene".

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