Le speranze di ritrovare vivo Giacomo Gironi si sono spente ieri mattina alle 9.30. Da oltre due ore i soccorritori avevano ripreso le ricerche del pensionato bolognese di 79 anni, uscito per una passeggiata in cerca di funghi giovedì mattina intorno alle 5 senza fare più ritorno a casa. Tra i soccorritori impegnati lungo i sentieri tra i boschi di Lizzano, c’era anche Astra, il cane della Guardia di Finanza addestrato nella ricerca dei dispersi. E lei si è fermata, fiutando e abbaiando, in un punto impervio al termine di una scarpata in località Rio Ri. Tirando il suo conduttore, gli ha indicato dove guardare: aveva appena trovato il corpo di Gironi.
Il corpo del pensionato era pieno di lividi e ferite, compatibili con la caduta dal sentiero, che si trova dieci metri circa sopra al luogo dove è stato rinvenuto l’ottantaduenne senza vita. Le ipotesi al vaglio, al momento, sono che l’uomo possa essere inciampato in qualcosa o essere scivolato, ruzzolando giù per la scarpata, che ha una pendenza del 70 per cento. Oppure, che la caduta sia stata successiva a un malore. Dalla prima ricognizione cadaverica, il sospetto è che la morte possa essere sopravvenuta a causa dei traumi riportati nella caduta e non, quindi, per ipotermia, a causa della notte di pioggia passata al freddo tra i boschi.
Gironi, che era nato a Monzuno ma viveva con la moglie a Bologna in zona Parco Nord, era uscito di casa all’alba di giovedì, per dirigersi verso l’Appennino, con l’intenzione di andare a funghi. A dare l’allarme, non vedendolo rientrare e non riuscendo a mettersi, era stata proprio la donna, che aveva avvertito un amico del marito. L’uomo era arrivato fino a Rio Ri, dove sapeva che Gironi poteva trovarsi, e aveva rinvenuto parcheggiata, lungo la strada, la macchina dell’amico. Erano stati allertati i soccorsi e, dalle 18,30 di giovedì, la zona tra Madonna dell’Acero e il Cavone era stata battuta dagli uomini del Soccorso Alpino del Corno alle Scale e dei vigili del fuoco, con anche i carabinieri forestali e della compagnia di Vergato impegnati nelle ricerche, oltre ai volontari della Croce rossa. Nella notte si era alzato in volo, da Cervia, l’elicottero dell’Aeronautica militare dotato di visori notturni che però, a causa del maltempo, non era riuscito ad avvicinarsi alla zona di ricerca. Ieri mattina, poi, dall’Abetone, era arrivata in supporto anche l’unità cinofila della Guardia di Finanza: è stato il fiuto della cagnolona Astra a dare la spinta decisiva alle ricerche, permettendo di individuare il corpo del pensionato. La salma, recuperata dai soccorritori, verrà trattata in via amministrativa e restituita ai familiari per i funerali.
Nicoletta Tempera