Bologna, un progetto per la funivia di San Luca

Manes Bernardini (Insieme Bologna) lancia l’idea di riaprire lo storico collegamento: "Una scelta possibile ed ecologica", pronte anche delle magliette

Un’immagine d’epoca della funivia di San Luca

Un’immagine d’epoca della funivia di San Luca

Bologna, 24 Agosto 2017 – L’idea di ripristinare la funivia fino a San Luca, chiusa nel 1976, era spuntata nel giugno dell’anno scorso, in tempi di calda battaglia elettorale. La proposta arrivava dall’allora candidato sindaco Manes Bernardini (Insieme Bologna, foto a destra) che aveva dato voce al sogno, un po’ vintage, di molti. E che oggi rilancia ancora una volta. «Prima dell’estate il gruppo ha fatto una seconda richiesta di udienza conoscitiva – spiega Bernardini – sullo studio di fattibilità che doveva fare Tper». L’anno scorso si era parlato dello studio in questione, per un intervento da circa 20 milioni di euro. E anche il Comune, in realtà, non aveva chiuso la porta.

Secondo il presidente di ‘Insieme Bologna’, i presupposti per far salire ancora le cabine sul Colle della Guardia ci sono eccome ed «è tutto funzionale all’operazione stadio». Bernardini ha parecchie idee su come potrebbe essere il progetto: «Noi avremmo individuato come base di partenza il parco che attualmente si trova fra la trattoria Boni e l’ex funivia. Con le nuove tecnologie sembra possibile fare anche un’unica campata. All’arrivo, invece, c’è un terreno privato e lì toccherebbe al Comune coinvolgere i vari interlocutori. Sarebbe stupendo, San Luca diventerebbe la Montmartre di Bologna. E sarebbe pure una scelta ecologica perché meno auto salirebbero fino al Santuario».

«Vicino alla base di partenza – aggiunge bernardini – si potrebbe fare un parcheggio H24, che non solo in zona serve, ma sosterrebbe l’opera economicamente. La gente parcheggerebbe qui per salire sulla funivia, eccetto i residenti, che continuerebbero ad avere il permesso di salire da via Porrettana. E poi, una volta in cima, ci vorrebbe una zona attrezzata e pedonalizzata. Recentemente sono poi stato contattato dal proprietario di uno dei terreni in cui sorge il pilone rimasto e si è detto disponibile a discutere col Comune per la valorizzazione dell’area».

In attesa di capire quanto queste idee possano mai avere un futuro, «a settembre distribuiremo le magliette che abbiamo fatto con la scritta ‘I love Funivia’». Su una maglietta bianca campeggia una foto in bianco e nero di una delle cabine, con una scritta che è un concentrato di bolognesità: Am pies dimondi la funivia. «Io collego questo intervento allo stadio – conclude Bernardini –, che avrebbe una ricaduta su tutti i cittadini e non solo quelli interessati all’aspetto sportivo. Sarebbe la ciliegina sulla torta alla riqualificazione del Dall’Ara».

Ecco il Giornale Luce del 05/1931 con l'inaugurazione della funivia con Ciano e Arpinati:

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