Fuori chi inquina: il cronoprogramma di Palazzo d’Accursio

Dal primo gennaio 2023 toccherà agli Euro 3 diesel. Telecamere di controllo e perimetro d’accesso, servirà l’ok del governo

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In principio fu l’ex assessora al Traffico, Irene Priolo, che nel novembre del 2018 annunciò la presenza all’interno del Pums (il piano urbano della mobilità sostenibile) e quindi del rinnovato Pgtu (il piano generale del traffico urbano) dei concetti e delle previsioni legati alla Ztl ambientale, più larga rispetto alla Ztl del centro storico, che multa chi non ha un’auto vecchie e che si regge su un principio indifferibile: fuori chi inquina. Più spazio a pedonalità e movilità dolce, da subito la rivoluzione sembrò strutturale, e infatti snel tempo si è andati avanti con la stretta. Dal primo gennaio di quest’anno è toccato agli Euro 2 a benzina e diesel che non possono circolare dalle 7 alle 20, dal primo gennaio del 2023 toccherà poi agli Euro 3 diesel e ogni anno ci sarà uno scatto in più sempre sui diesel, fino al divieto agli Euro 5 nel 2025. Si arriverà quindi al 2026, fine dell’attuale mandato del sindaco Matteo Lepore, quando potrebbe entrare in vigore la Ztl Ambientale ‘più radicale’, con l’accensione delle telecamere ai varchi della città e un regime più capillare, con la necessità di un abbonamento d’ingresso in città ‘pena’ una multa bella salata. La novità è quella dei residenti, che anche se con un importo ridotto saranno ‘costretti’ a pagare qualcosina. Con l’incentivo sottinteso, quello è l’obiettivo del Comune e il messaggio riguarda tutti, che sarebbe meglio ridurre se possibile l’utilizzo dei veicoli a motore.

Il cuscinetto attuale è di 50 ingressi liberi per chiunque, per lasciare anche ai frequentatori non abituali della città un margine significativo. Sopra quella soglia si pagherà, almeno secondo i ragionamenti attuali del Comune. I confini decisi da Palazzo d’Accursio chiudono la città in questo modo: l’arco tangenziale-autostrada a Nord, il fiume Reno a Ovest, il fiume Savena a Est, il centro abitato a Sud. Il Comune ha già pensato a una prima fase con il telecontrollo degli accessi, successivamente si tornerà all’interlocuzione con il ministero della Mobilità sostenibile "ai fini delle necessarie autorizzazioni". La perimetrazione di dettaglio sarà quindi oggetto di una deliberà di giunta. Stessa sorte toccherà allo schema di regolamentazione degli accessi.

Paolo Rosato

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