Bologna, furti sui colli. A ottobre già 10 colpi

Nel mirino le case di lusso, ma non solo. Il Quartiere Santo Stefano: "Serve un intervento"

Via dei Sabbioni all’incrocio con via Castiglione (FotoSchicchi)

VIA SABBIONI

Bologna, 11 novembre 2016 - Una decina, nel giro di un mese e mezzo. Sono i colpi messi a segno dai ladri da ottobre nella zona collinare della città. Colpi molto diversi da loro, nelle tecniche e nel modus operandi, ma che hanno un unico tratto distintivo: l’obiettivo. Case borghesi, di lusso, dove se il furto va a buon fine, il bottino è assicurato e, soprattutto, cospicuo. Orologi di valore, gioielli con pietre importanti e migliaia di euro in contanti subito spendibili. E perché no, anche auto.

L’ultimo colpo, solo in ordine di tempo, è avvenuto in via dei Sabbioni, dove una coppia di coniugi è stata narcotizzata e derubata mentre dormiva, con i ladri entrati forzando un’inferriata di una portafinestra. Un altro colpo, sempre nella notte, era stato messo a segno a fine ottobre in un palazzo a pochi passi di distanza, con i ladri che intimavano ai genitori di non svegliare i bambini. Ma nel mirino sono già finiti via Castiglione, via Letizia e affini.

La Questura sta indagando a 360 gradi, ma è difficile al momento parlare di una banda. Troppe le differenze tra i colpi perché la matrice possa essere considerata comune. In alcuni casi la banda è entrata in azione in assenza dei proprietari, in altre nel cuore della notte mentre i residenti dormivano. Allarmi e inferriate hanno dimostrato di non essere un problema, ma ogni abitazione colpita presentava sistemi di difesa differenti, era a piani diversi e diversi sono pure gli stili di vita dei residenti. Tutti elementi che solo un basista in zona può raccogliere, nel tempo. Sia che la banda venga da fuori, in trasferta, sia che sia locale. Nell’ultimo colpo di via dei Sabbioni, l’auto portata via alla famiglia è stata recuperata grazie al satellitare in zona Ciampino. Ma in altri casi le vetture rubate sono riapparse parcheggiate in città.

Intanto il Quartiere Santo Stefano è pronto ad agire. «Stiamo raccogliendo le informazioni necessarie a ogni valutazione – commenta la presidente Rosa Amorevole –, comprese le eventuali segnalazioni arrivate al Quartiere. Ci attiveremo per sollecitare un intervento: è un problema serio di ordine pubblico, in una zona poco antropizzata e dove le abitazioni sono geograficamente rarefatte. In altri contesti, la reciprocità di vicinato, infatti, aiuta».

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