Presa la banda dei furti nelle auto in sosta: tre arresti. Ecco come agiva

Blitz tra Bologna e Modena. I carabinieri hanno ricostruito la tecnica dei colpi-lampo nei parcheggi dei supermercati

Bologna, blitz contro banda dei furti sulle auto in sosta (Fotoschicchi)

Bologna, blitz contro banda dei furti sulle auto in sosta (Fotoschicchi)

Bologna, 1 ottobre 2021 - Caccia alla banda dei nei furti 'lampo' alle auto in sosta. I carabinieri  hanno arrestato all'alba (video), tra le province di Modena e Bologna, tre uomini italiani di etnia sinti che si erano specializzati nei 'colpi' a danno degli automobilisti che si fermavano nei parcheggi dei supermercati per andare a fare la spesa o nelle stazioni di servizio per rifornirsi di carburante. L'indagine è per rapine, furti con destrezza e violenza sulle cose, nonché indebito utilizzo carte di credito. 

I carabinieri hanno svolto contestualmente perquisizioni per cercare materiale probante, e hanno sequestrato preventivamente di tre auto di grossa cilindrata utilizzate per compiere i delitti.   Tutto parte dalla denuncia di una donna che aveva subito un furto avvenuto a Bologna il 7 dicembre 2020 in un centro commerciale del quartiere ''San Vitale'': i militari hanno intrapreso un'attività di indagine che, grazie a pedinamenti e anche all'ausilio di attività tecnica, ha permesso di ricostruire e attribuire ai soggetti destinatari di misure più di quaranta episodi delittuosi, perpetrati con sistematicità e spregiudicatezza, attraverso il medesimo modus operandi.

I tre, agendo in gruppo e suddividendosi i compiti, dopo aver distratto la vittima (a volte intenta a riporre la spesa nel bagagliaio o a mettere a posto il carrello negli appositi vani), in zone defilate e poco illuminate nei parcheggi dei centri commerciali prevalentemente a ridosso degli orari di chiusura o nelle stazioni di rifornimento carburante, la derubavano di oggetti personali e di valori, a volte anche della spesa appena effettuata.  Una volta consumato il delitto, i ladri fuggivano a velocità elevata a bordo di auto di grossa cilindrata, sempre dotate di targhe falsificate, simili alle originali. Talvolta, le condotte trasmodavano in vere e proprie rapine, visto che per assicurarsi il bottino aggredivano la vittima procurandole lesioni. Bersagli degli autori dei reati, commessi anche più volte nella stessa giornata, erano principalmente donne e persone anziane.

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