Biciclette a ruba, in piazza Verdi prolifera il mercato nero delle due ruote

In Emilia Romagna e a Bologna il record di furti, ecco alcuni consigli su come rendere più difficile la vita ai ladri

Legare sempre bene la bicicletta a un palo con ruota e telaio e portarsi via il sellino (foto presa dal sito della Fiab)

Legare sempre bene la bicicletta a un palo con ruota e telaio e portarsi via il sellino (foto presa dal sito della Fiab)

Bologna, 18 marzo 2015 - Sarà la crisi e la voglia di risparmiare anche sulla benzina che fa venire voglia sempre a più persone di ricorrere alla cara e vecchia bicicletta per spostarsi. Un desiderio per non dire un bisogno che si scontra però con una piaga molto diffusa e che a Bologna non sembra diminuire, anzi. Stiamo parlando dei furti di biciclette che vanno da quelli su commissione a quelli perpetrati da vere e proprie bande specializzate che colpiscono e depredano anche i negozi come ha testimoniato pure il servizio andato in onda sulle Iene. Ma spesso sotto alle Due Torri a colpire è la cosidetta gente di strada, dal tossico al ladro di piccolo cabotaggio. Magari anche lo studente universitario che per risparmiare poche decine di euro ruba una bicicletta per non doverla comprare. E proprio in zona universitaria, in piazza Verdi per intenderci, prolifera il mercato dei furti e delle rivendite al mercato nero (cifra standard sui 30 euro per una dua ruote senza troppe pretese). La disperazione è tanta che su Facebook è nato anche un gruppo “Bici rubate a Bologna – Segnalazioni e avvistamenti!” con quasi 800 iscritti. Un gruppo che cresce di ora in ora. “Tutti coloro che hanno subito il furto della propria bicicletta - è scritto - possono postare una foto con annuncio per chiedere a chiunque la veda di segnalarlo”. E gli annunci, naturalmente, non mancano come, per esempio, quello di Simona Binanti: “Purtroppo scrivo questo post per denuciare il furto della mia Bianchi, di colore bianco, con due grandi cestini davanti e dietro, tra via Belle Arti e via del Guasto. La scritta “Bianchi” è di colore blu. Adesso vado a fare denuncia ma se qualcuno la vedesse in giro mi faccia sapere. Cercherò una foto per aggiungerla al post”.

Un altro problema che va di pari passi con i furti è proprio quello delle denunce: sono troppo poche. Secondo l’Altra Babele, infatti, solo il 16% delle persone denuncia il furto della propria bicicletta. Sempre secondo l’associazione studentesca i furti di biciclette colpiscono in media il 3.8% delle famiglie italiane, ma con sensibili differenze a seconda della regione di appartenenza: i ladri si accaniscono ai massimi livelli sui ciclisti dell’Emilia-Romagna (6.5%) e della Toscana (5.6%), molto più che, ad esempio, sui cittadini laziali (1.9%). Nel 2014, solo nella Questura di Bologna, sono state comunque messe nero su bianco 445 denunce di furti di biciclette.

Ma qual è il profilo del ladro delle due ruote? L’identikit è quantomeno vario. Per lo più sono disperati, spesso con problemi di droga, rubano le biciclette in strada e le rivendono per poche decine di euro per acquistare le dosi di cocaina ed eroina. Poi, ci sono come accennato, le bande organizzate dell’Est Europa specializzate però in biciclette da corsa d’élite che poi trasportano dentro a tir e furgoni per rivenderle nel mercato clandestino dei Paesi dell’Est, soprattutto in Ucraina.

“Il furto delle biciclette – spiega Eugenio Galli, responsabile Servizio legale Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) - rappresenta da tempo una sorta di emergenza endemica e costituisce un deterrente all’utilizzo diffuso della bicicletta. Il fenomeno risulta avere avuto un’ulteriore accelerazione anche per effetto della crisi economica. Il furto delle bici è un reato penalmente rilevante, di cui è chiamato a rispondere pure chi acquista, usa, occulta o rivende una bicicletta rubata e chi acquista una bici di provenienza sospetta”.

Il ladro, soprattutto se disperato o se molto esperto, non si ferma davanti a niente ma legare bene la propria bicicletta è sempre consigliato. Come se possibile portarsi via con sè il sellino e legare almeno una ruota insieme al telaio a qualcosa che non si può portare via con una buona catena e un ottimo lucchetto. Ma la cosa migliore è non lasciare mai la bicicletta in strada soprattutto durante le ore notturne.

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