Hera Bologna, maxi furto. Dipendenti 'hacker' rubano 500mila euro

Denunciate cinque persone, fra cui tre dirigenti dell'associazione sportiva sul cui conto venivano dirottati i soldi. L'azienda: "Dipendenti licenziati, nessun danno per i clienti"

Maxi furto ai danni di Hera, nei guai due dipendenti infedeli (foto d'archivio Frascatore)

Maxi furto ai danni di Hera, nei guai due dipendenti infedeli (foto d'archivio Frascatore)

Bologna, 18 novembre 2019 – Un furto da 500mila euro ai danni dell'azienda per cui lavoravano, la multiutility Hera. Cinque persone sono state denunciate a vario titolo per i reati di accesso abusivo a sistema informatico, furto aggravato e continuato e reimpiego di denaro di provenienza illecita. L'inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza di Bologna e coordinata dal sostituto procuratore Antonella Scandellari, ha smascherato due due dipendenti infedeli delle società HERAComm e HERAtech, i quali, abusando della qualità di operatori di sistema, sono riusciti con scaltrezza a superare le barriere protettive del software aziendale: hanno creato false transazioni e manipolato le funzioni informatiche attinenti a bollette, rimborsi e pagamenti. Sono riusciti così a sottrarre dalle casse del gruppo oltre 500.000 euro nel giro di tre anni.

Tali somme, dirottate sul conto corrente bancario di un’associazione sportiva dilettantistica dell’hinterland bolognese, sono state successivamente reimpiegate da tre dirigenti dell’associazione sia per spese riconducibili alla stessa sia per spese di carattere personale (cene, trasferte, etc.). Secondo le Fiamme Gialle, hanno agito con “la piena consapevolezza di utilizzare fraudolentemente denaro altrui”.

Nei loro confronti il giudice per le indagini preliminari, Gianluca Petragnani Gelosi, ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente del denaro, dei beni mobili e immobili registrati e altre disponibilità facenti parte del patrimonio personale degli indagati, fino al valore di oltre mezzo milione di euro.

Hera: "Dipendenti licenziati, nessun danno per i clienti"

I due dipendenti 'infedeli' finiti fra le cinque persone denunciate dalla Guardia di Finanza di Bologna con l'accusa di avere sottratto oltre mezzo milione di euro dalle casse di Hera, “sono stati tempestivamente licenziati”. È quanto comunica la stessa Hera che, in una nota, spiega come il danno patrimoniale subito “non ha alcuna ricaduta sui clienti”.

Riguardo l'attività avviata dalla Fiamme Gialle, la multiutility emiliano-romagnola precisa di stare “da tempo collaborando con le autorità competenti e la stessa indagine ha preso il via dalla querela di Hera e di Hera Comm fatta a giugno 2019, con richiesta di sequestro del conto corrente dell'associazione sportiva nonché dei beni degli indagati e dell'associazione sportiva. 

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