Bologna, fermati con 800 chili di rame a bordo. Denunciati

Nei guai un 54enne e un 71enne, accusati di ricettazione. Il materiale, in uso alle Ferrovie, una volta sul mercato avrebbe fruttato 5mila euro

Parte del rame rubato dai due denunciati

Parte del rame rubato dai due denunciati

Bologna, 13 novembre 2018 – Ottocento chili di peso per un valore di mercato di 5mila euro. Eccolo il rame ferroviario recuperato e sequestrato ieri dalla Polizia ferroviaria di Bologna, che nell’occasione ha denunciato a piede libero due uomini per il reato di ricettazione in concorso. Gli agenti si sono messi in moto a seguito di alcuni furti compiuti a inizio novembre nello scalo ferroviario del deposito locomotive di via del Lazzaretto, a Bologna. Subito dopo quei colpi, sono stati infatti intensificati i controlli con turni serali e notturni nei pressi degli scali ferroviari e nelle vicinanze di alcune ditte, considerate dagli investigatori come possibile destinazione del materiale provento di furto. Proprio durante un controllo, gli operatori Polfer hanno notato il passaggio di un veicolo con il vano posteriore notevolmente ribassato. Una volta fermato il mezzo, in prossimità del centro commerciale Navile, all’uscita 5 della tangenziale, hanno scoperto le due persone a bordo, due italiani di 54 e 71 anni, in possesso di un grosso quantitativo di rame considerato di primissima qualità. I due uomini, dal canto loro, si sono giustificati dicendo di aver trovato il metallo vicino a un cassonetto dell’immondizia, nei pressi dell’ospedale Maggiore. Il rame in questione è di diversi tipi: ci sono parti di strisciante del pantografo (strumento che consente di captare l’energia aerea di contatto di un veicolo ferroviario) e altri cavi. Tutto materiale in uso esclusivo alla società Rete ferroviaria italiana. Nel veicolo, sottoposto a perquisizione, sono stati inoltre rinvenuti due badge con l’intestazione ‘Gruppo Ferrovie dello Stato’ e la dicitura ‘Visitatore’. Ulteriori approfondimenti investigativi sono attualmente in corso per accertare, anche in considerazione dei cartellini in questione, il possibile coinvolgimento di altri nell'operazione.  

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