Bologna, G7 Ambiente, droni e scanner mobili. Pronto il piano sicurezza

Intanto il collettivo Làbas contesta il ministro

Gli antagonisti davanti alla Cineteca

Gli antagonisti davanti alla Cineteca

Bologna, 6 giugno 2017 - Anche i droni voleranno sulla sicurezza del G7. La settimana del vertice sull’ambiente è appena iniziata e, in vista delle giornate clou di domenica e lunedì, tra Prefettura e Questura si susseguono le riunioni per predisporre le misure necessarie a garantire che sia i lavori del G7 che le attività collaterali si svolgano nella massima tranquillità. E la collaborazione del ministero dell’Interno, per incrementare le forze in campo in città, c’è tutta: i servizi territoriali di polizia e carabinieri possono già contare su circa 50 pattuglie in più al giorno, mentre stanno arrivando le forniture di attrezzature tecnologiche, in particolare telecamere, per Digos e Scientifica, e, appunto, i droni. Che voleranno sopra i punti caldi, così come l’elicottero fornito di telecamera, riparato dal Reparto volo e pronto a tornare al lavoro per il G7.

SPECIALE G7

Un’altra ipotesi su cui si sta invece discutendo è quella di installare una sorta di varchi con scanner in alcuni punti strategici del centro, così da permettere controlli a campione tra chi transiterà nella zona ‘rossa’. Controlli simili, in sostanza, a quelli già attivi per l’accesso a San Petronio, da sistemare, però, nelle strade dove saranno sistemati gli uomini di reparto mobile e battaglione. Un migliaio quelli richiesti (e che si prevede arriveranno) per far fronte all’esigenza. Un numero già importante a cui si devono aggiungere poliziotti, carabinieri e finanzieri già al lavoro in città. Un apparato necessario, anche per aumentare il senso di sicurezza percepito dai cittadini, in particolare a due giorni dai fatti di Torino, che hanno evidenziato quanto il panico sia pericoloso, anche se fine a se stesso.

Un contesto in cui si inserisce anche la rassicurazione fatta ieri dall’assessore comunale alla Sicurezza Riccardo Malagoli che, in vista del concerto di Ezio Bosso, ieri sera in piazza Maggiore, ha garantito che non sarebbero transitati camion nella zona, come accaduto, per errore, durante il concerto dei Nomadi per la festa di San Petronio. "Per il G7 c’è già un comitato permanente – ha spiegato Malagoli –. Nelle prossime riunioni per l’ordine pubblico discuteremo invece di Torino e Londra". A stretto giro, anche il ministro Galletti aveva invitato i bolognesi a non avere paura: "Dedicheremo il concerto di Bosso anche alle vittime del terrorismo e diremo forte e chiaro che non abbiamo paura e non rinunciamo al nostro modo di vivere". Sul fronte sicurezza, il vero banco di prova sarà l’arrivo dei ministri dell’Ambiente nel weekend, ma ieri è andato in scena un piccolo antipasto di contestazione con la protesta di alcune decine di antagonisti di Labàs davanti alla Cineteca, respinti dalla polizia con una carica di alleggerimento. All’interno del cinema era presente Galletti, che ha accettato di incontrare una piccola delegazione di attivisti.

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