Gabbiadini: "Sono stato operato a Bologna"

Il calciatore della Sampdoria: "Il prof Zaffagnini mi ha trasmesso fiducia". Il chirurgo: "Ricostruito il legamento crociato"

di Donatella Barbetta

Manolo Gabbiadini, 30 anni, attaccante della Sampdoria, è stato operato sotto le Due Torri. Il 6 febbraio, durante la partita contro il Sassuolo, si era fatto male al ginocchio sinistro, procurandosi una lesione del legamento crociato.

"È andato tutto bene – spiega il calciatore –, venerdì scorso sono venuto a Bologna per incontrare il professor Stefano Zaffagnini, che dopo una chiacchierata mi ha trasmesso una grande calma. Così l’intervento è stato programmato per martedì e ieri mattina sono stato dimesso. Ora sono già rientrato a Genova, con la gamba sollevata per evitare che il ginocchio si gonfi, ma il legame con Bologna è forte, il mio primo vero anno in serie A l’ho giocato tra i rossoblù e i miei compagni, tra i quali Gilardino, Diamanti e Natali, mi hanno fatto sentire importante, e poi mia moglie è bolognese e a fine carriera tornerò in città". Adesso bisogna pensare al rientro in campo: "Inizierò subito la fisioterapia – assicura Gabbiadini –, ma per la ripresa ci vorranno circa sei mesi. Un infortunio nato dopo aver messo giù la palla: ho fatto un cambio di direzione e ho sentito il ginocchio uscire".

La parola passa al chirurgo ortopedico. "Il ginocchio è rimasto integro – conferma il professor Zaffagnini, direttore della seconda clinica ortopedica del Rizzoli – e anche se Gabbiadini si è rotto il legamento crociato, non ha riportato lesioni del menisco. L’intervento è andato bene e si è svolto in anestesia spinale, quindi il giocatore è rimasto sveglio durante l’operazione: ho prelevato da una gamba, il gracile e il semitendinoso, tendini utilizzati per ricostruire il crociato anteriore. Per quindici giorni userà due stampelle per camminare, la terza settimana una stampella sola e poi inizierà la fase della rieducazione. Tra sei mesi dovrebbe essere pronto per rientrare in campo, quindi nel prossimo campionato. Si affiderà a un preparatore atletico di sua fiducia e già da domani inizierà i primi esercizi. L’ho operato al Toniolo – prosegue Zaffagnini – perché in questo periodo di pandemia le libere professioni all’interno del Rizzoli sono molto ridotte".

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