"Galleria 2 agosto, la cultura contro l’illegalità"

Il Comune in campo dopo l’allarme dei residenti: "Faremo la nostra parte, ma per agire in una proprietà privata serve l’ok del condominio"

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Cultura contro degrado e insicurezza. Il sindaco Matteo Lepore ripropone la sua ricetta anche per la Galleria 2 agosto in zona stazione, a due passi dal cassero di via Indipendenza, galleria tornata agli onori della cronaca per episodi di illegalità e su cui ieri è intervenuto anche il questore Isabella Fusiello. "Noi siamo disponibili a fare la nostra parte – ha assicurato Lepore, questa mattina a margine dell’inaugurazione del nuovo centro metropolitano per adozioni e affidi –, ci sono già stati diversi incontri con i cittadini e i commercianti della zona, che ha svolto la mia capo di Gabinetto, Matilde Madrid. Per la Galleria 2 agosto in particolare, essendo una proprietà privata, abbiamo bisogno di avere il permesso da parte del condominio per fare iniziative. Noi siamo disponibili a farlo e a prendere in gestione anche l’arena degli spettacoli. Abbiamo bisogno però che questa cosa ci sia permessa dal condominio".

Il sindaco ha tenuto poi a ricordare il progetto del Comune di Bologna di "acquisizione di 8mila metri quadrati della stazione dell’Alta velocità per il Polo della memoria, che stiamo ultimando adesso. Credo che portare lì un polo culturale di 8.000 metri quadrati, che realizzeremo grazie ai fondi del Pnrr, sicuramente aiuterà a cambiare il volto – ha sottolineato il primo cittadino –, la frequentazione e la percezione di una realtà come quella, che ha bisogno di essere completata. Perché la stazione ha bisogno di essere completata", ha affermato Lepore.

Le affermazioni del sindaco sono arrivate dopo il sopralluogo che la questora Isabella Fusiello ha effettuato alla galleria 2 agosto due giorni fa. "Il reparto resterà finché la situazione non migliora. Ma poi il crimine e il degrado si sposta in altre zone – ha spiegato la questora, facendo riferimento all’operazione di monitoraggio già messa in campo dalla Polizia –. E noi non possiamo militarizzare ogni angolo della città". Come fare allora? "Si può presidiare con iniziative culturali e sociali; il Comune sta già facendo la propria parte in zone critiche, come per esempio in piazza San Francesco e in piazza Verdi. I cittadini non devono cavarsela da soli contro il degrado, assssolutamente no – ha aggiunto Fusiello –, ma resto convinta del fatto che il cittadino sia già di per sé un presidio di sicurezza".

Paolo Rosato

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