
Secondo la Lav la pratica dei cacciatori a Sala è anche incostituzionale
Sala Bolognese (Bologna), 17 maggio 2025 – A Sala è in programma oggi una gara di allenamento di cani da caccia con le quaglie. Lo segnala la Lav (Lega anti vivisezione). La gara è definita come una "prova cinofila su quaglie aperta a tutte le associazioni venatorie". "In sostanza – dice Lav – sono liberate quaglie d’allevamento sulle quali si avventano i cani dei cacciatori, allenati così a stanare gli animali durante la stagione di caccia, con tanto di premiazione per il loro risultato. I volatili saranno utilizzati come oggetti a esclusiva disposizione dei cacciatori, poco importa se qualcuna di loro sarà uccisa a morsi dai cani oppure morirà d’inedia perché inadatta alla vita selvatica. Il sanguinario divertimento dei cacciatori si estende quindi oltre i limiti della stagione di caccia. E compromette la vita delle quaglie, allevate esclusivamente allo scopo di far allenare i cani dei cacciatori pochi istanti dopo avere acquisito la libertà, quando saranno rilasciate sul campo di gara".
"È intollerabile – dichiara Massimo Vitturi, responsabile area animali selvatici Lav – che nel 2025 le istituzioni possano ancora autorizzare attività come questa, che comportano sofferenza e strazio di altri esseri viventi oltretutto utilizzando animali d’allevamento che potrebbero appartenere a una specie non cacciabile". Secondo la Lav, le quaglie utilizzate in tali contesti sono solitamente quaglie giapponesi. Si tratta di una specie la cui liberazione in natura viene fortemente criticata dallo stesso Piano faunistico venatorio della Regione, che richiama il grave rischio di inquinamento genetico che si crea con le quaglie autoctone, mettendone a grave rischio la sopravvivenza. Al punto che lo stesso Piano faunistico regionale precisa esplicitamente che "si rende necessario vietare l’impiego della quaglia giapponese o suoi ibridi per le attività di tipo venatorio e cinotecnico". La Lav ha quindi inviato una diffida urgente al presidente della Regione, Michele De Pascale, con la quale viene chiesta la cancellazione di questa gara, perché in contrasto con l’articolo 9 della Costituzione che da febbraio 2022 prevede anche la tutela degli ecosistemi e della biodiversità.
E Lav aggiunge: "È incomprensibile come sia stato possibile che la Regione abbia autorizzato questa assurda competizione, visto che le stesse norme regionali indicano che le manifestazioni di questo genere mettono a grave rischio gli ecosistemi, oltre che la vita degli animali. E per questo motivo siamo intenzionati a procedere con un esposto alla magistratura nel caso in cui la gara non dovesse essere sospesa". La Regione fa sapere che, come in un evento analogo dell’anno scorso a Padulle, questa manifestazione non è autorizzata dalla Regione che ha segnalato l’evento alle autorità competenti.