Garibaldi 2 a Calderara di Reno, via alla demolizione / FOTO e VIDEO

Ruspe al lavoro fino all'estate, al posto dei blocchi posteriori del palazzone nascerà un parco per i bambini e la polisportiva

La ruspa al lavoro sul palazzone di Calderara (foto Schicchi)

La ruspa al lavoro sul palazzone di Calderara (foto Schicchi)

Calderara di Reno (Bologna), 14 aprile 2018 - A mezzogiorno di oggi, come programmato, è iniziata in via a Garibaldi, a Calderara, la demolizione dei blocchi 4, 5, 6, (cioè quelli sul retro) del Bologna Due (FOTO). Demolizione che durerà diversi mesi tanto che l’amministrazione comunale ipotizza che la fine dell’intervento arriverà entro l’estate. Una volta rimosse le macerie, qui nascerà un parco attrezzato a disposizione della vicina polisportiva e dei cittadini.

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Una imponente ruspa collocata su una montagnola di terra ha allungato il suo braccio meccanico ed ha iniziato ad ‘attaccare’ un angolo del tetto dell’edificio facendo rovinare al suolo i calcinacci mentre un cannone sparava acqua per bloccare la polvere. L’impresa che si occupa di eseguire i lavori ha spiegato che l’opera di demolizione sarà meticolosa. I materiali saranno divisi e riciclati. Come quelli inerti che saranno riutilizzati per la realizzazione di strade e piazze. O come il ferro che sarà portato in fonderia. Al taglio del nastro il sindaco Irene Priolo, il prefetto Matteo Piantedosi, il questore Ignazio Coccia e Stefano Bonaccini, presidente della Regione (VIDEO).

Negli anni il Bologna Due che è stato in parte già riqualificato, era diventato una specie di ‘Bronx’ dove abitavano tanti extracomunitari, in particolare pakistani, delle prostitute e degli spacciatori. Tanto che le forze dell’ordine negli anni sono intervenute, anche con blitz, per portare la situazione a un minimo di normalità.

Mentre l’amministrazione comunale visto l’incessante degrado, creato dall’incuria di chi vi abitava, della zona e di questa parte dell’immobile, si è vista costretta a procedere con gli sfratti, abbinati a proposte di alloggio alternativo, e infine con lo sgombero dell’agosto scorso, dei recidivi.

E con l’azione della ruspa di oggi si può dire che si mette la parola fine ad un problema di degrado urbano e sociale che per troppo tempo ha coinvolto la comunità calderarese e tutta la città metropolitana. «Dalle situazioni difficili – ha detto Priolo – dobbiamo ricavare delle opportunità. E La demolizione di parte del Bologna Due è uno di quei progetti per cui alla fine dici: ne è valsa la pena di fare il sindaco». 

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