
Da tempo la Torre Garisenda è controllata 24 ore su 24, 7 giorni su 7, da un sistema multisensore su malta, blocchi di cotto e ciottoli
di Chiara GabrielliBOLOGNA"Sta crollando la torre Garisenda, evacuare subito la zona". Panico tra la gente nel cuore del centro storico di Bologna, ieri mattina, con i clienti che si sono riversati fuori dai negozi e i passanti, lì sotto le due Torri, che non sapevano che fare. C’è stato qualcuno che è uscito di casa in mutande e delle donne che erano dal parrucchiere e sono fuggite con la tinta in testa. Ma quella voce da un altoparlante, attorno alle 10, che ha seminato il terrore, non era altro che un falso allarme. L’allerta per la torre, da tempo oggetto di ristrutturazione perché a rischio crollo, è stata data per errore. E così il Comune di Bologna si è visto subito costretto a diffondere un avviso sui canali social e attraverso l’Alert system per i residenti della zona attorno alla torre: "Non c’è alcuna necessità di evacuare. Durante le prove di funzionamento dell’allarme collocato sulla Torre Garisenda, pochi minuti fa è erroneamente scattato il segnale di evacuazione. Ci scusiamo per il disguido". Ma, si sottolinea da Palazzo d’Accursio, i tecnici presenti nel cantiere avevano preavvisato il Comune del problema. La conferma è arrivata dall’assessora alla Protezione Civile del Comune, Matilde Madrid: "È tutto a posto. C’è stato purtroppo un disguido durante le operazioni di montaggio. Tramite i nostri sistemi abbiamo immediatamente informato i cittadini che non si trattava di un avviso di evacuazione effettivo, ma di un errore durante le operazioni di installazione di questi ’parlanti’". Almeno, si può dire che quei parlanti funzionano. "Per fortuna – prosegue l’assessora – non c’è stato un pericolo di crollo, ma abbiamo visto che i cittadini si sono effettivamente allertati. Anche dai negozi sono uscite le persone" e alcune attività hanno chiuso i battenti, "ma abbiamo provveduto immediatamente a informare che si è trattato di un errore e ci scusiamo".Ma intanto l’errato avviso di evacuazione ha prodotto "scene di spavento", afferma Erika Seta, coordinatrice regionale di Azzurro donna Fi. Il falso allarme ha anche "evidenziato che il piano di evacuazione ha forti e pericolose falle – prosegue Seta –, perché tutte quelle persone una volta in strada – continua Seta – erano totalmente abbandonate a se stesse, senza sapere dove andare e senza potersi muovere a causa dei blocchi del cantiere. Se la torre fosse crollata probabilmente ora" avremo "una strage"."Non servono scuse, ma azioni concrete e soluzioni efficaci", così Francesca Scarano, capogruppo di Fratelli d’Italia in Comune. Se l’allarme fosse stato reale, incalza, "la popolazione sarebbe rimasta senza indicazioni con conseguenze drammatiche". Per Cristiano Di Martino e Matteo Di Benedetto della Lega cittadina, "è l’ennesimo episodio che conferma una gestione dilettantesca da parte dell’amministrazione Lepore della nostra torre, metà città è stata mandata nel panico". E Annamaria Cesari, consigliera di Forza Italia al quartiere Porto-Saragozza, racconta che "la gente si è riversata in strada non sapendo dove dirigersi" e aggiunge che "i volantini dati un anno fa quando organizzarono l’It alert non bastano, la gente non ricorda. Perché una cosa è la teoria del piano, altro è la pratica unita al momento di panico che paralizza".