Festa per il Gay Pride al centro estivo, l'Arcidiocesi: "La famiglia andava coinvolta"

L'attacco di via Altabella sull'Avvenire: "Un tema così complesso va affrontato con maggiori cautele e con il beneplacito dei genitori, primi responsabili dell’educazione dei figli"

Uno dei cartelloni esposti al centro estivo

Uno dei cartelloni esposti al centro estivo

Bologna, 14 luglio 2018 - "La Chiesa di Bologna ha appreso con sconcerto che al centro estivo di una scuola dell’infanzia di Casalecchio di Reno è stato presentato l’evento del Gay Pride a bambini in una fascia di età delicata come quella prescolare". Comincia così la nota dell’Arcidiocesi che comparirà domani sul settimanale diocesano Avvenire-Bologna Sette, in merito alla celebrazione sul Gay Pride che si tenuta giorni fa al centro estivo, gestito dalla coop Dolce e ospitato nella materna del quartiere Meridiana di Casalecchio. In quell’occasione erano stati organizzati aboratori di pittura e scrittura, letture orientate al mondo omosessuale e i volti dei bimbi erano stati colorati con l’arcobaleno della parata che si è tenuta il giorno dopo a Bologna "Un tema così complesso – scrivono da via Altabella - meriterebbe di essere affrontato con maggiori cautele e sicuramente con il coinvolgimento pieno delle famiglie, prime responsabili dell’educazione dei figli. Immaginiamo che i genitori dei bambini non avessero dato mandato alle educatrici di affrontare queste tematiche". In effetti, i genitori hanno scoperto dell’attività didattica quando sono andati a riprendersi i bimbi. Trovandosi di fronte anche ai cartelloni finali dell’attività, con tanto di foto dei piccoli in versione parata arcobaleno: 'Oggi ci siamo dipinti la faccia per festeggiare insieme il Gay Pride'.

"L’effetto di questa arbitraria iniziativa – osserva l’Arcidiocesi - ha scatenato contrapposizioni e strumentalizzazioni che non giovano alla costruzione di un clima sereno di reciproca fiducia tra la scuola e i genitori". E comunque "l'interpretiamo come un gesto che va nella direzione di un dialogo positivo le scuse presentate dall’ente educatore. Poiché siamo consapevoli della complessità del cammino di crescita dei nostri figli, questo ci sta a cuore. Tutto ciò può avvenire in una stretta alleanza educativa tra scuola e famiglia".  

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