FRANCESCO MORONI
Cronaca

Gaza, oggi la lunga marcia. Attese 10.000 persone. E i pro Palestina si sfilano

Evento nazionale per fermare il governo di Israele da Marzabotto a Monte Sole. Tante le realtà presenti, assente la Comunità ebraica. Ecco le info utili.

Tante in questi giorni le manifestazioni nazionale contro il governo di Israele

Tante in questi giorni le manifestazioni nazionale contro il governo di Israele

L’appuntamento è fissato per le 10,30 al Parco Peppino Impastato di Marzabotto. Da lì partirà la marcia di due ore e mezzo verso il Poggiolo di San Martino di Caprara, a Monte Sole. Per ’Save Gaza - Fermate il governo di Israele’ sono attese circa 10.000 persone, dopo l’appello lanciato dalla sindaca Valentina Cuppi dal palco del 25 Aprile. Sospendere la cooperazione militare e l’accordo tra l’Ue e Israele, ripristinare il sostegno all’Unrwa per l’assistenza ai profughi palestinesi, immediato riconoscimento dello stato di Palestina, convocazione di una conferenza di pace sotto l’egida delle Nazioni Unite, immediato cessate il fuoco nella Striscia, liberazione di ostaggi e prigionieri, assistenza alla popolazione civile, stop alla deportazione e al piano di invasione di Gaza. Questi i punti caldi del manifesto di chi oggi sfilerà in Appennino per mandare un segnale rispetto a quanto sta succedendo in Palestina (e non solo). "Un segnale ancora più forte alla luce delle ultime notizie che arrivano dal Medio Oriente", dice Cuppi.

Tante le realtà che aderiscono all’evento messo in piedi dal Portico della Pace nel luogo-simbolo dell’eccidio nazifascista del ‘44: da Emergency alle Acli, da Arci all’Università per stranieri di Siena, dall’Anpi alla Cgil, dal Comitato per le onoranze dei familiari delle vittime di Marzabotto fino all’Ucoii (l’unione delle realtà islamiche). Atteso, poi, il sindaco Matteo Lepore.

Ci saranno anche gli studenti del ‘Fantini’ di Vergato, dopo la decisione presa dall’assemblea autoconvocata da docenti e personale Ata. Un’iniziativa a titolo personale e non dell’istituto superiore, dunque: "Come comunità scolastica riteniamo che la neutralità di fronte alla sofferenza deliberata e continua di interi popoli equivalga a una rimozione storica – scrive l’Assemblea –. La scuola non è soltanto luogo di trasmissione di conoscenze, ma uno spazio critico dove si forma la coscienza democratica, si coltiva la memoria e si educa alla resistenza morale contro ogni forma di disumanizzazione. Come atto concreto, aderiamo alla marcia e auspichiamo un’ampia partecipazione".

Non ci sarà invece la Comunità ebraica bolognese, con il presidente Daniele De Paz che nelle ultime settimane ha preferito non commentare l’iniziativa (a partire dalla scelta del luogo), e non ci saranno gli esponenti di ‘Bologna per la Palestina’, coordinamento che riunisce decine di associazioni pro-Pal, che parlano di un necessario "salto di qualità nell’impegno a fianco della lotta del popolo palestinese per la libertà e la giustizia".

"Crediamo – si legge in una nota – che non ci si possa più limitare alla condanna, all’indignazione e al lancio di appelli. Chiediamo a chiunque partecipi alla marcia di agire per fare cessare le complicità a tutti i livelli".

A Monte Sole dalle 13,30 partiranno gli interventi delle istituzioni presenti, mentre a causa del gran caldo previsto gli organizzatori stanno "lavorando con le autorità locali, la Regione e i volontari per facilitare l’arrivo e il rientro dei partecipanti e per garantire un’adeguata assistenza lungo il percorso".

Francesco Moroni