
La nuova direttrice dei Musei: "Tante questioni aperte, ma conosco bene tutto il settore cultura. A giugno una sorpresa"
Giorgia Boldrini si prepara a dirigere l’Istituzione Musei di Bologna dal 3 giugno, succedendo a Eva Degl’Innocenti che ha portato avanti l’incarico dal 2023 e fino allo scorso marzo. La nuova direttrice, bolognese doc, conosce la macchina dell’amministrazione comunale in ogni suo aspetto, essendo entrata con un concorso da bibliotecaria nel 2000. Manterrà la direzione del Settore Cultura e Creatività e quella dell’Unità Intermedia Economia della Notte.
Direttrice Boldrini, quale sarà la sua agenda di priorità dal 3 giugno? "Non sono una figura di specialista del settore museale e dei beni culturali, ma sono, e lo metto tra virgolette, una ’manager culturale’ di lungo corso, soprattutto dentro l’amministrazione comunale. Nei musei ci sono tanti specialisti, quindi non mi spaventa il fatto di non esserlo. Chi mi ha preceduto era una specialista e ha delineato delle traiettorie che solo uno specialista avrebbe potuto tracciare e credo che la scelta dell’amministrazione di affidare a me, oltre alle attività comunali, anche il settore musei, sia nel segno di rafforzare il settore, aiutarlo a migliorare all’interno della macchina comunale".
Prevede più sinergia tra i sistemi? "Abbiamo tante aree e sedi museali, tante questioni aperte, e l’esperienza organizzativa e pratica che ho sviluppato in questi anni potrà servire. Vengo da una formazione culturale ad ampio raggio costruita al Dams e con un master in editoria con Umberto Eco, sono bolognese, lavoro in Comune dal 2000 quando sono entrata come bibliotecaria con un concorso legato all’apertura di Salaborsa. Ho fatto tutto il percorso interno all’amministrazione e arrivare a dirigere anche i musei insieme al settore cultura e creatività, vuol dire cercare di mettere a disposizione le mie esperienze, le relazioni, il sistema culturale bolognese e rafforzare gli specialisti in quegli ambiti in cui magari hanno più bisogno di aiuto. Con i direttori dei musei voglio capire quali sono le priorità, per lavorare in maniera intersettoriale anche con gli altri ambiti del Comune cui si legano tanti temi, anche quello degli spazi. Credo che in quattro anni di direzione della cultura, siamo riusciti, coi colleghi, a strutturare molto bene il lavoro e questa impronta mi permetterà di liberare più tempo per il settore musei cui porterò una visione più manageriale e organizzativa".
Ci sono più questioni aperte sul tavolo: che futuro per il Museo Morandi? "In questo momento abbiamo tanti altri pensieri, venerdì abbiamo la presentazione del festival dei Portici e Palazzo Pepoli sarà uno dei luoghi. Naturalmente arriverà il momento del Museo Morandi, ma non è ancora questo".
La situazione dei dipendenti e delle assunzioni nei musei come procede? "Credo che una figura come la mia, che viene da un percorso interno e che conosce bene i colleghi, le dinamiche, i vincoli, i rischi e le opportunità, possa aiutare a capire come fronteggiare una situazione che ha delle criticità. Sappiamo tutti che abbiamo vincoli assunzionali e di bilancio. La prima cosa che farò il 3 giugno mattina, sarà incontrare i sei direttori dei musei per iniziare a lavorare sulle funzioni attuali del personale, per capire effettivamente cosa possiamo migliorare in attesa di altro che verrà. I miei primi 100 giorni li vedo così: incontri e sopralluoghi anche con gli altri colleghi dei settori coinvolti, quindi dialogo con i lavori pubblici, con la manutenzione, con la ragioneria per il bilancio".
Può anticipare qualche nuova mostra importante? "Posso dire solo che che entro la prima metà di giugno presenteremo una bellissima mostra autunnale che sarà una sorpresa per la città".
Chiudiamo con un posto che per la città è stato un bel punto di riferimento: il Caffè del MAMbo è chiuso da tempo. Aprirà? "Anche questo rientra nelle mie conoscenze, perché da tanti anni lavoro sulla rigenerazione urbana e sulla valorizzazione degli spazi. Non mi hanno scelta per riaprire il Caffè, concedetemi la battuta, ma è un tema su cui sto lavorando".
Benedetta Cucci