ROSALBA CARBUTTI
Cronaca

Giorgia Meloni a Bologna, dal rapporto con l’Ue al caro energia. Poi la visita al Tecnopolo con Metsola

La premier ha partecipato all’Assemblea di Confindustria, assieme alla presidente del Parlamento Ue. Mezzo governo presente in platea. Orsini: “Costo bollette insostenibile”. De Pascale: “Parole governo più ispirate alla buone intenzioni che a dare risposte”

Giorgia Meloni a Bologna, dal rapporto con l’Ue al caro energia. Poi la visita al Tecnopolo con Metsola

Bologna, 27 maggio 2025 - La giornata di Giorgia Meloni a Bologna inizia alle 11, quando arriva all’Assemblea di Confindustria all’Europauditorium. Poco prima diverse contestazioni, dal Liceo Minghetti al corteo degli attivisti del collettivo Osa, partito dal parco Don Bosco.

Le parole della premier, in tailleur beige, dopo la relazione del presidente degli industriali Emanuele Orsini che ha chiesto interventi ‘urgenti’ sull’energia e un cambio di passo all’Europa su alcune politiche, dal Green Deal alle norme sul packaging, partono da un assunto: “L’Italia si presenta credibile davanti a un quadro economico e finanziario di estrema difficoltà. Lo testimoniano il livello dello Spread, più che dimezzato, la Borsa, il nuovo appeal dei titoli pubblici italiani, l'attrattività ritrovata degli investimenti, e anche i giudizi delle agenzie di rating, su cui a volte sono critica”. Meloni rivendica il giudizio di Moody's “che ha rivisto quello dell'Italia come non accadeva da 25 anni". Insomma, dice la premier, “siamo la patria del bello, della creatività, siamo desiderati". La "nostra economia è solida e resiliente” e ha tutte “le carte in regola per invertire la rotta”, abbandonando l’idea che “il declino fosse un destino”.

Mezzo governo in platea

In platea c’è mezzo governo: i ministri dell’Interno Piantedosi, del lavoro Calderone, dell’Ambiente Pichetto Fratin. Poi Urso (Imprese e Made in Italy), Santanché (Turismo), Bernini (Università). C’è anche il vicepremier Tajani (Esteri), mentre è assente Matteo Salvini (Trasporti e Infrastrutture). Ci sono anche il presidente dell’Emilia-Romagna Michele de Pascale, il sindaco Matteo Lepore e nomi grossi dell’industria, i leader di Cgil, Cisl e Uil, alcuni rappresentati del centrosinistra, in primis la leader Pd Elly Schlein, e del centrodestra, come il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Galeazzo Bignami.

ASSEMBLEA NAZIONALE DI CONFINDUSTRIA
Giorgia Meloni, presidente del Consiglio di Ministri, all'Assemblea nazionale di Confindustria a Bologna (Foto Schicchi)

Il rapporto con la Ue

Di fianco a Meloni anche la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. Meloni si rivolge proprio a lei dal palco: “Saluto e ringrazio la mia amica Roberta Metsola che ha detto che 'il Parlamento europeo è dalla vostra parte’. Sarò onesta, Roberta, questo dipende dalle maggioranze che si formano di volta in volta, ma sicuramente tu sei stata dalla nostra parte e sei dalla nostra parte. E quindi grazie davvero…”. Parole che arrivano dopo l’intervento della presidente del Parlamento europeo che aveva sottolineato come l’Ue fosse “al vostro fianco, il Parlamento che presiedo è un vostro alleato”. Poi Meloni chiede all’Europa di “cancellare i dazi interni che si è autoimposta” e risponde a Orsina sull’energia, dicendo che il governo è sempre pronto a ricevere “idee e suggerimenti e la porta è sempre aperta”, sottolineando che il “nodo dei costi resta una priorità dell’esecutivo”.

Il mio messaggio per voi è pensate in grande perché l'Italia è grande e lo ha dimostrato in questi anni difficili. Il sistema Italia ha dimostrato la sua solidità, la sua capacità di reagire anche quando la tempesta sembrava troppo forte e il vento talmente impetuoso cheFolla a Bologna per ascoltare le parole della premier Giorgia Meloni che ha fatto tappa all'EuropAuditorium per l'assemblea nazionale di Confindustria prima di visitare il Tecnopolo. "Il mio messaggio per voi è pensate in grande perché l'Italia è grande e lo ha dimostrato in questi anni difficili. Pensate in grande, perché io farò lo stesso'', ha detto alla premier all'affollata platea.

La relazione di Orsini

Nella mattinata, partendo dalla relazione del leader degli industriali, non è mancato uno sguardo all’Emilia-Romagna, “la mia terra”, che ha “resistito a terremoto e alluvione”, poi lo sguardo alle guerre, ai dazi, alle alleanze geopolitiche. Focus principale, la richiesta del leader degli industriali di “un piano triennale per gli investimenti del Paese da 8 miliardi l’anno, ancora meglio se avessimo un orizzonte temporale di 5 anni”.

Punto centrale il rapporto tra Europa-Italia, con la necessità di un cambio di passo radicale: “Serve un piano industriale straordinario europeo, basato su investimenti e abbattimento degli oneri burocratici”, dice Orsini. Alle politiche europee - dice - serve un radicale mutamento di impostazione: “Le scelte degli ultimi anni stanno presentando un conto pesantissimo. Bisogna intervenire subito per cambiare questa rotta. Se questo non accade, avremo dato ragione a chi non vuole un'Europa né più unita, né più forte”. Il cambio di passo guarda anche all’Emilia-Romagna, cuore della Motor Valley.

In tema di veicoli, “si sta lasciando immutata la data del 2035 per lo stop al motore endotermico, nonostante la posizione critica del nostro governo e di quello tedesco", aggiunge il leader degli industriali. Discorso simile quello relativo al packaging, le “cui regole vanno riscritte”.

Orsini ha poi dedicato un capitolo corposo alle richieste del governo italiano: dal piano casa per aiutare i giovani lavoratori, al rilancio dell’industria 4.0 e soprattutto risposte sul costo dell’energia. Per le imprese, dice Orsini, “il costo della bolletta energetica è insostenibile” e si deve agire con “urgenza”. Sulla crescita, l’obiettivo dichiarato dal numero uno di Confindustria è una crescita del 2 per cento annuo.

La visita al Tecnopolo

Finita l’assemblea, la visita di Meloni e Metsola prosegue al Dama-Tecnopolo, con il governatore Michele de Pascale a fare da padrone di casa con quasi tutta la giunta e anche l’ex presidente Stefano Bonaccini. La premier si concede per una foto di gruppo con Metsola, de Pascale, Lepore a diversi ministri, poi alle 14 se ne va (senza rilasciare dichiarazioni alla stampa).

La presidente del Parlamento Ue, in breve, replica anche al pungolo di Meloni all’assemblea di Confindustria: “Se lavoriamo tutti insieme possiamo fare quello che ha detto il presidente del Consiglio quando ha chiesto solidarietà tra i Paesi”. Più critico de Pascale: “Bene la relazione di Orsini perché ha chiesto politiche industriali pubbliche a sostegno della manifattura, mentre le parole del governo mi sono sembrate più ispirate alla buone intenzioni che a dare risposte”.

Infine, una postilla sulle infrastrutture: “Mi sembra che mancasse in platea quasi solo Salvini… E con lui il tema che è davvero mancato è quello delle grandi opere, tema che per ora è lettera morta mentre penso che il Passante di Bologna sia una priorità assoluta”.