Giorgio Ventura morto, addio a un imprenditore dal cuore grande

Tutta Bologna, nel corso degli anni, è andata a comprare elettrodomestici nel suo negozio di Casalecchio

Giorgio Ventura nel suo negozio di elettrodomestici

Giorgio Ventura nel suo negozio di elettrodomestici

Bologna, 12 novembre 2018 - Ci siamo persi un uomo unico. Giorgio Ventura è stato uno spettacolo. Di tutto. Imprenditoria, senso degli affari, concretezza, bontà, generosità. Tutta Bologna è andata a comprare negli anni la lavatrice, o il televisore o qualche elettrodomestico a Casalecchio da lui. Perché costava meno. E poi perché c’era lui. Unico.

Ti vendeva la stufa per la cucina e poi, se la signora che l’aveva acquistata aveva delle incertezze su come farla funzionare, andava di persona a casa, anche alla domenica, a fare una torta per mostrarle che era facile. Ventura era incredibile. Sorrideva sempre e voleva che gli altri sorridessero. E allora regalava il suo cuore gratis, senza chiedere niente, come solo i grandi fanno. Aveva il fiuto per gli affari come i grandi imprenditori bolognesi, con un mix di cultura selvatica e di furbizia popolana.

«L’importante non è vendere – diceva – ma comprare bene prima». Sulla soglia dei 90 anni andava ancora in ditta alla mattina, alle 6,30, a preparare le bolle, le carte, gli ordini e tutto. Fare del bene era una cosa normale per lui. Come quando aveva aiutato il Ponte della Bionda di Fausto Carpani. Avevano lo sfratto, lui ha aperto il portafogli perché non voleva che quella cosa morisse. Una regalo enorme.

E quel posto ha continuato a vivere. Giorgio Ventura ha fatto un mare di regali nella sua vita. A me quello di poter essergli amico. E di condividere con lui il termine ‘cioccapiatti’ (me l’ha pronunciato anche venerdì mattina, al telefono). E in mondo di parolai, di invidiosi, di falsi e di egocentrici, lui ha asfaltato tutti con il suo cuore gigantesco. Giorgio, lascia che dicano tutti quei cioccapiatti! Poi c’era qualcuno lassù, da qualche parte, che non riusciva a fare una torta con la tua stufa. E tu sei corso subito a fargliela. Purtroppo non ti hanno lasciato tornare.

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