Giornata mondiale libertà di stampa: oggi a Bologna inaugurata la panchina simbolo

Iniziativa promossa dal Master in Giornalismo di Unibo e Ossigeno per l'informazione. Il presidente dell'Ordine Verna: "Serve una nuova legislazione"

Giornata mondiale per la libertà di stampa, l'inaugurazione della panchina di Bologna

BOLOGNA INAUGURAZIONE PANCHINA PER LA LIBERTAÕ DI STAMPA NEL GIARDINO DI SANTA CATERINA

Bologna, 3 maggio 2021 - Oggi, 3 maggio, Giornata mondiale della libertà di stampa, viene inaugurata una panchina come simbolo di questo importante principio democratico. L’iniziativa è stata promossa dal Master in giornalismo dell'Università di Bologna in collaborazione con Ossigeno per l'informazione, onlus che monitora i casi di minacce e abusi a danno dei giornalisti italiani.

Dopo la cerimonia di inaugurazione della panchina si è aperta una tavola rotonda online sulla storia e l'attualità del tema della libertà di stampa, che ha visto partecipi: Fulvio Cammarano, direttore Master in Giornalismo Unibo, Carlo Verna, presidente Ordine Nazionale Giornalisti, Sabrina Pignedoli, parlamentare europeo, Alberto Romagnoli, Vicedirettore RaiNews 24, Giovanni Rossi, presidente Ordine Giornalisti Emilia-Romagna, Alberto Spampinato, presidente Ossigeno per l'Informazione Onlus, Luca Cobbe, storico del pensiero politico e Giampiero Moscato, direttore di InCronaca.

Con un gesto simbolico, quello di imbavagliarsi e sedersi virtualmente sulla panchina simbolo della giornata, Carlo Verna, ha voluto ribadire un’urgenza nel campo del giornalismo. «E' necessaria una nuova legislazione per il giornalismo, che è l'essenza della democrazia - ha dichiarato con forza il presidente dell'Ordine Nazionale Giornalisti - è questo è il momento di porre leggi nuove che rilancino il ruolo chiave di questo mestiere, quello di informare correttamente i cittadini». Tra temi che hanno rivestito un ruolo centrale nell’incontro vi sono le querele temerarie di cui ha parlato anche Sabrina Pignedoli: «Nessun giornalista viene risarcito di tutto il tempo speso, della credibilità persa dopo un processo per una querela».

Alla tavola è intervenuto anche Giovanni Rossi, ricordando con dispiacere i tanti abusi e i martiri di questo mestiere: «Solo dall'inizio del 2021 ci sono stati 63 casi di intimidazione a giornalisti, inoltre nel nostro paese sono in aumento gli atti di violenza contro i giornalisti».

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