
Bologna, 18 marzo 2023 – Tre anni fa il nostro Paese attraversava il periodo più buio del Covid. Oggi, terza giornata nazionale in memoria delle vittime, per ricordare i cinquemila morti del nostro territorio, è stato organizzata dal Comitato di Bologna della Croce Rossa Italiana e altre 19 associazioni, l’iniziativa ‘Vieni, camminiamo insieme per fare memoria’: il primo appuntamento in via Saragozza, poi in primo piano i portici di San Luca e la basilica sul Colle della Guardia. In mattinata i saluti delle istituzioni e delle forze dell'ordine nel giardino di San Francesco. Tra i presenti, Luca Rizzo Nervo, assessore comunale alla Salute, e Marco Gamberini, vicepresidente del comitato di Bologna della Croce Rossa.
Alle 18, quando il sole iniziava a tramontare, si sono parallelamente accesi i ricordi. E le testimonianze dei presenti – dai parenti agli operatori sanitari, fino ai rappresentanti della società civile e delle diverse confessioni religiose – hanno così ripercorso alcuni dei momenti più dolorosi della pandemia. "Oggi qui ricordiamo le nostre mamme, papà, zii, cugini che ci hanno lasciato. Anche se loro, in realtà, non se ne sono mai andati: sono soltanto passati nella stanza accanto” ricorda, con voce spezzata dalla commozione, la parente di una vittima alla comunità e ai familiari presenti, citando la poesia di Henry Scott Holland. “Quanta sofferenza hai passato in quei trenta giorni, ma ci hai insegnato tanto, come zio e come pastore” aggiunge un’altra cittadina, ricordando il suo dramma personale, ma diventato parte di una tragedia collettiva. Agli interventi si sono susseguiti momenti di preghiera e di silenzio per ricordare le vittime del Covid, tra cui Padre Gabriele Digani, morto a marzo 2021. “Ricordo quando, a febbraio 2020, ci hanno comunicato che sarebbero arrivati i primi pazienti da Piacenza - ricorda un infermiere del Sant’Orsola - eravamo preparati, ma al loro arrivo ci siamo sentiti impotenti. Solo una grande fratellanza tra medici, infermieri e operatori sanitari ci ha consentito di attraversare un’esperienza di tale portata. Ciò che ci toccava di più è che questi pazienti non potevano avere accanto nessun familiare in un momento di così grande dolore, ma noi abbiamo fatto di tutto per non farli mai sentire soli”. E mentre il cielo si inscurisce, le 4.488 luci, accanto alla Basilica, continuano a risplendere.
"Durante quei lunghissimi mesi la Croce Rossa con i suoi volontari è stata vicina non solo agli ammalati, agli ospedalizzati, ai parenti isolati dagli affetti più cari – ricorda Gamberini – , ma anche a chi fragile, silente, spesso invisibile, era rimasto a casa, solo o impossibilitato ad uscire, quelli che avevano bisogno di tutto, la spesa quotidiana, le medicine, un aiuto, un conforto. La Croce Rossa c'era come sempre, c'è e ci sarà ogni volta, anche per ricordare che ciò che è accaduto, nel bene e nel male non vada dimenticato”. Per Rizzo Nervo, si tratta di “una giornata importante per ricordare le vite e le storie di chi non c’è più, per fare vera memoria, che non è solo ricordo celebrativo, ma è esperienza per le scelte future. E quell’esperienza chiede di non scordarci mai più della sanità, di non consentire che sia sottofinanziata. E di ricordarci anche di chi è in attesa di diagnosi o cura, a causa dei ritardi che il Covid ha prodotto, il nostro pensiero va anche a chi non è morto di Covid, ma purtroppo per diagnosi tardive a causa delle impossibilità o degli inevitabili rallentamenti che si sono verificati in quei mesi”.
L’omaggio alle 4.488 vittime
Sotto i portici sono state posizionate 4.488 targhe bianche che riportano i nomi e l'anno di nascita dei bolognesi deceduti, affiancate da una piccola candela led, e cinque foto che ritraggono l'emergenza pandemica nei cinque continenti. Lungo la salita, sono presenti i volontari delle associazioni organizzatrici ed è possibile lasciare un pensiero su appositi libri firma. Dopo aver riempito piazza Maggiore nel 2022 con i nomi delle persone decedute a
Bologna, quest'anno la giornata sarà vissuta in cammino, percorrendo insieme il portico di San Luca. Per facilitare i parenti delle vittime e le persone che vorranno rendere omaggio ai loro cari, le targhe commemorative dei deceduti fino a marzo 2022 saranno disposte in ordine
alfabetico lungo il portico di via Saragozza e di via di San Luca, mentre nell'ultimo tratto di portico e nel piazzale davanti al Santuario saranno poste le targhe dei deceduti nell'ultimo
anno, da marzo a dicembre 2022.