
La penitenziaria è preoccupata per il trasferimento dei giovani adulti
Passano i giorni. Ma alla Dozza i passaggi necessari all’approdo di una cinquantina di giovani adulti, provenienti dai minorili, in una sezione dedicata - sulla carta solo temporaneamente - a ospitarli sono in alto mare. Tra le date ipotetiche per il trasferimento dei ragazzini, è infatti trapelata la possibilità del 17 marzo. Ossia, lunedì prossimo. Pare inverosimile, però, che in appena una settimana si riesca a organizzare tutto, considerando che la sezione Penale, che verrà riconvertita allo scopo, ancora non è stata toccata: i detenuti, che dovrebbero andare a occupare le celle lasciate libere dell’Alta sicurezza (settanta ‘As’ sono stati già trasferiti a Fossombrone), sono ancora tutti nelle loro stanze. Stanze che, come ricorda la Cisl, "a differenza che nel minorile non sono dotate di docce e l’acqua calda manca". Condizioni logistiche ben diverse, insomma, da quelle degli istituti minorili da cui provengono. E se la logistica è carente, i sindacati lamentano che tutta l’organizzazione di questo trasferimento passi sopra le loro teste, compreso il ruolo stesso della penitenziaria in questa partita. Perché, se a parole la gestione di giovani adulti e grandi dovrà essere "rigidamente separata", nella realtà, "quando ci saranno emergenze – dice ancora la Cisl – saranno gli agenti della Dozza a dover intervenire in supporto ai colleghi distaccati al minorile".
E le emergenze, sono sicuri i poliziotti, non mancheranno. Intanto, malgrado le rassicurazioni, ci sarebbe ancora in atto una ‘trattativa’ per spostare una quindicina dei 24 giovani adulti del Pratello ("dove adesso i ragazzi ospitati sono complessivamente 57, un numero altissimo", come ricorda la Cgil), alla casa circondariale Rocco D’Amato. Gli altri arriveranno da strutture del resto d’Italia. E, è la voce che circola tra la penitenziaria, la ratio per sceglierli sarebbe legata all’assenza di contatti con il territorio: tradotto in soldoni, la maggior parte di loro sarebbe composta di stranieri non accompagnati, i più problematici tra gli ospiti dei minorili. Non solo. In questo caos in cui le voci si rincorrono e di certo, a parte l’apertura - prima o poi - di questa sezione non c’è nulla, arriva anche la notizia che il Cpa del Pratello - l’area dove sono ospitati i ragazzini in attesa di convalida - potrebbe andare presto ad accogliere anche i giovanissimi arrestati in arrivo da Firenze. Insomma, una pressione ulteriore sulla struttura, dove dovrebbero partire i lavori di restauro. Quale sarà il destino dei ragazzi ospitati quando gli interventi inizieranno, al momento, non è dato saperlo. In tutto questo caos, il comandante facente funzione da gennaio al Pratello, un ispettore, ha rinunciato all’incarico e se ne è andato. Insomma: grande è la confusione sotto il cielo. Ma la situazione non si può dire eccellente.