Giuseppe Martorana Sesso e Covid-19 "I loro segreti spiegati agli adolescenti"

Il progetto per le scuole ’Pianeta uomo’ continua in streaming. L’urologo: "Attenti ai partner occasionali, i baci veicolo dell’infezione"

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Professor Martorana, come si spiega la sessualità ai ragazzi, in tempi di Covid?

"Nonostante l’emergenza abbiamo continuato il progetto ’Pianeta uomo’, grazie al quale portiamo il tema della sessualità nelle scuole – risponde il professor Giuseppe Martorana, emerito di Urologia all’Alma Mater –. D’accordo con i dirigenti scolastici, date le circostanze abbiamo continuato in streaming, modificando e tarando la tematica proprio sul binomio sessualità e Covid. L’altro giorno, per esempio, abbiamo fatto una videoconferenza con gli studenti del liceo Galvani, cui ha partecipato anche la dottoressa Daniela Di Luca, anestesista della Terapia intensiva del Sant’Orsola".

Come hanno vissuto il lockdown gli adolescenti?

"Da una parte, la loro è stata la fascia che ha sofferto di più il distanziamento sociale, se non altro perché non convivono con i partner. Dall’altra, bisogna dire che si sono comportati e adattati bene: hanno avuto meno ’smanie’ degli adulti... Ma se nelle generazioni precedenti la sessualità era il tema centrale del desiderio adolescenziale, adesso sembra invece conti di più il ’sexting’, via chat o messaggini, rispetto al sesso vero e proprio".

I ragazzi hanno le idee chiare sul virus?

"Come spesso succede per le cose sconosciute, sono nati malintesi, psicosi, incertezze, dubbi: di fatto, del Coronavirus si sa ancora poco. Ecco perché abbiamo voluto fare chiarezza. Secondo le attuali conoscenze, il Coronavirus non è presente nello sperma e nelle secrezioni vaginali e quindi non è paragonabile alle altre malattie sessualmente trasmissibili; è invece sicuro che sia presente nella saliva e nelle secrezionigoccioline delle vie aeree superiori. Quindi, ancor prima di avere un rapporto sessuale completo, sono sufficienti semplici effusioni, come carezze e baci, perché ci si contagi. Se il partner è positivo, ovviamente, anche se asintomatico".

Come si fa a sapere se è asintomatico?

"Il problema del ’sommerso’ è una delle più grosse incognite della malattia: quanti sono i positivi ignari, potenzialmente contagianti? Certamente più di quanti pensiamo".

Quindi, lei cosa consiglia?

"Di evitare rapporti occasionali, dato che c’è il rischio che il partner sia stato a contatto con altri e quindi sia un potenziale veicolo di contagio. Se invece si sta bene e si è in buona salute, in queste settimane si è praticato il distanziamento sociale e non si hanno avuti contatti con persone positive al Covid, allora abbracciare, baciare e fare sesso è sicuro. Naturalmente, resta utile l’uso del preservativo".

Ora che le maglie del lockdown sono un po’ allentate, e il virus sembra meno aggressivo, si può stare più tranquilli?

"Il rischio di una seconda ondata è alto, lo sarà soprattutto quando finirà il caldo e inizierà l’autunno. I ragazzi poi ricordino che oltre che per la loro salute, il contagio sarebbe pericoloso per le persone con cui vivono, come i genitori e magari i nonni. È chiaro che evitare ai ragazzi di stare insieme non è possibile, dato che lo fanno non per disobbedienza, ma per affermare il loro modo di essere. Però, la mia raccomandazione è guai ad abbassare la guardia. È importante che prevalga il buon senso e che vengano mantenuti i comportamenti virtuosi che ci hanno consentito di superare in qualche modo questo tsunami pandemico".

Marco Principini

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