Gli animali di McCurry in sessanta scatti iconici

Il progetto compie 30 anni: a ottobre la mostra-evento a Palazzo Belloni. Il fotografo statunitense racconta l’impatto della guerra su fauna e ambiente

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di Francesco Moroni

Dai dromedari che scappano tra i pozzi petroliferi incendiati agli elefanti quasi completamente mimetizzati con la natura, fino a quello scatto iconico del bambino indiano con un serpente avvoltolato intorno al collo. Un viaggio a 360 gradi nel mondo animale con la capacità di cogliere, con un’empatia e una naturalezza uniche, ogni più piccola sfumatura di colore per lanciare soprattutto un grido disperato verso la natura martoriata dall’uomo. Il progetto Animals di Steve McCurry compie 30 anni e arriva sotto le Torri con la mostra-evento a Palazzo Belloni (in via de’ Gombruti 13a), dall’8 ottobre al 12 febbraio 2023.

Era il 1992 quando il fotografo statunitense compì un viaggio sofferto nei territori della Guerra del Golfo, per documentare il violento impatto ambientale e faunistico del conflitto. Una sequela di scatti che hanno fatto la storia – non solo a livello artistico –, come gli uccelli migratori interamente cosparsi di petrolio, che hanno permesso al grande fotografo di vincere, nello stesso anno, il premio Word Press Photo. Che, per l’occasione, venne assegnato da una giuria speciale: la ‘Children Jury’, composta da bambini provenienti da tante nazioni diverse.

L’esposizione mostra così agli occhi del grande pubblico ben 60 fotografie in cui mondo animale e umano si intrecciano in scene di vita quotidiana o straordinarie, tra povertà, lavoro, sfruttamento, amore e una lunga carrellata di emozioni. Famoso per i lavori in particolare sui bambini, sulla condizione dei civili nelle zone di guerra, sulle etnie in via di estinzione e sui tremendi cataclismi naturali, McCurry porta in città un vero e proprio affresco dove uomo e animale sono legati indissolubilmente.

Un progetto di Next Exhibition, in collaborazione con SudEst57, curato dalla dottoressa Biba Giacchetti che, con l’autore, ha finito per immergersi nell’incredibile archivio del fotografo per selezionare una collezione di immagini in grado di dipingere la condizione degli animali.

"McCurry ci offre un viaggio nella contiguità del pianeta animale – sottolinea la curatrice Giacchetti –. Ci parla di sofferenza e dignità, di relazioni e di conseguenze, invitandoci a riflettere che non siamo soli al mondo e che, tra gli esseri viventi, c’è una profonda condivisione di quel mistero che è la vita".

Dopo l’esposizione unica nel suo genere di Ritorno al Futuro (ancora visitabile fino al 18 settembre), con i cimeli e la memorabilia della storica pellicola con Michael J. Fox e Christopher Lloyd – c’è addirittura la macchina del tempo DeLorean –, arrivano gli scatti imperdibili di McCurry. Per informazioni e prenotazioni: ð 051 19907866.

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