Gli antagonisti dell’opera rilanciano il ricorso al presidente della Repubblica

Presentati motivi aggiunti rispetto al primo inoltro di due anni fa. In trincea c’è anche Confabitare, il presidente Zanni: "Immobili svalutati fino al 50%"

Gli antagonisti dell’opera rilanciano il ricorso al presidente della Repubblica
Gli antagonisti dell’opera rilanciano il ricorso al presidente della Repubblica

Ci riprovano le associazioni cittadine contrarie al tram. In questo caso, un nuovo patto tra Prgetto Bolognina (che fa capo a Simona Bentivogli), Confabitare (con il presidente Alberto Zanni, che ha finanziato l’impegno) e il Coordinamento Comitati per la Rinascita di Bologna (referente Andrea Spettoli) ha promosso l’inoltro di motivi aggiunti al ricorso straordinario contro il tram già pendente davanti al presidente della Repubblica. L’atto fu inoltrato oltre due anni fa e a oggi non sono state fissate udienze. E il gruppo, tramite gli avvocati Lavermicocca e Moscati, ha per così dire rafforzato le ragioni del ricorso (motivi aggiunti protocollati il 10 agosto scorso), con una relazione di 63 pagine dettagliatissima che spiega tutti i motivi dell’opposizione, da quelli ambientali ai "danni" che subirà il centro storico, fino alle previsioni di carico ormai datate che non rispetterebbero l’attuale bisogno di passeggeri per il trasporto pubblico, sovrastimato dal Comune. "Abbiamo anche riportato le perplessità palesate in Conferenza dei servizi – spiega Bentivogli facendo riferimento alla Linea Rossa –. Dalla Sovrintendenza con la segnalazione di possibili necropoli in centro ai costi aggiuntivi fatti notare da Hera per sostenere gli spostamenti dei sottoservizi. Bastava prendere mezzi a idrogeno, invece il tram sventrerà la città".

Critica anche Francesca Scarano. "E’ da tempo che i cittadini delle zone interessate dal passaggio del tram denunciano le anomalie del progetto – dichiara la consigliera del Misto –, della pianificazione dei lavori e l’elenco dei disagi nonché un piano espropri discutibile. Difficile far capire ai bolognesi il reale bisogno di avviare questi maxi cantieri nel 2023: progetto vecchio, esigenze cambiate". All’attacco anche Alberto Zanni: "Sono molto preoccupato, il passaggio del tram svaluterà gli immobili, con punte negative fino al 50% – spiega il numero uno di Confabitare, che ha anche promosso un intervento ad adiuvandum al ricorso al Capo dello Stato –. Torniamo a chiedere sgravi fiscali veri per i proprietari e un fondo di garanzia"

pa. ros.

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