Gli arrabbiati del Battibecco sono tornati

Bottarelli, Colliva e Filippi: allo Studio La Linea Verticale una mostra con le stesse opere e protagonisti di una rassegna degli anni Sessanta

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di Francesco Moroni

L’arte riporta Bologna nella creatività degli anni Sessanta. Era esattamente il 6 dicembre del 1962 quando il Resto del Carlino presentava ‘gli arrabbiati del Battibecco’, trio di emergenti pittori "affamati", composto da Maurizio Bottarelli, Alberto Colliva (entrambi classe 1943) e Franco Filippi (1942-2015), che allestirono una mostra nell’omonima e "precaria" galleria d’arte adibita apposta per l’evento. Pochi giorni più tardi, il 10 dicembre, la poetessa e attrice Patrizia Vicinelli riprendeva ad analizzare i lavori dei ragazzi ‘della Battibecco’ con un titolo evocativo: "Tre giovani pittori nell’occhio del vulcano". Immagini e impressioni di una Bologna che fu, ma che rivive ancora oggi nelle opere mai dimenticate.

Il lavoro dello studio La Linea Verticale parte proprio da questo presupposto, rievocare la stessa arte, con i protagonisti e le opere di allora, sessant’anni dopo esatti: nasce così Gli arrabbiati del Battibecco. Bologna 1962, esposizione visitabile negli spazi di via dell’Oro 4B fino al 14 gennaio a cura del professor Pasquale Fameli, critico d’arte e docente dell’Alma Mater. "Parliamo di quella che fu una mostra molto conosciuta dai professori e da chi fa parte del mondo accademico, ma finita poi nel dimenticatoio per il pubblico bolognese – spiega Giovanni Avolio, direttore dello studio La Linea Verticale –. Così abbiamo pensato di trovare una ‘scusa’ per riproporla e dare il via a un ulteriore studio su questo periodo importante per la città". I lavori degli anni Sessanta vengono riproposti con lo spirito e i mezzi di oggi: l’idea prende vita dall’interesse che la galleria ha sviluppato per l’opera di Colliva, nell’obiettivo di insistere sull’arte emergente, ma attraverso un ribaltamento temporale che riporta i visitatori indietro nel tempo.

E così restano attuali le stesse definizioni attribuite ai pittori da Vicinelli, su quelle pagine a dir poco ingiallite del Carlino: "La personalità più forte e impetuosa che non flemmatica" di Colliva; la "sconcertante e meravigliosa timidezza" di Filippi tipica di "artisti grandi", nonostante i tre fossero poco più che maggiorenni; la "grande fiducia" di Bottarelli, bastata su "una preparazione culturale e intellettuale non indifferente". Parole che raccontano tutto l’estratto creativo e vivace dell’epoca, con uno sguardo internazionale, ma le radici ben piantate a Bologna. L’esposizione si compone di una ventina di opere, molte inedite e provenienti direttamente dagli artisti, a eccezione di una Testa di Bottarelli prestata dal Patrimonio artistico del Gruppo Unipol: fu esposta dallo stesso artista durante la seconda mostra del gruppo del Battibecco, come confermano alcune fotografie dell’epoca recuperate per l’occasione. Per l’esposizione è stato realizzato anche un catalogo, edito da Danilo Montanari, con un saggio del curatore che ricostruisce l’attività dei tre artisti nei primi anni Sessanta e che raduna una selezione delle opere presenti in mostra. Info: www.studiolalineaverticale.it | info@studiolalineaverticale.it | 392 0829558 | 335 6045420.

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