Gli artigiani: "Sorpresi da questa svolta"

Confartigianato: "Vogliamo capire il perché, il quando e il come". Cna: "La società va a gonfie vele, ascolteremo quale sarà la proposta"

Continua il dibattito serrato tra soci: ha senso trasformare Bologna Welcome, che è una società che fa utili, in una Fondazione? Alcuni ancora nicchiano, altri invece dicono la loro in attesa di avere davanti la proposta completa. La ‘presentazione’ ufficiale dovrebbe esserci il 3 novembre, quando la Camera di Commercio incontrerà tutti gli altri soci di Bologna Welcome per ragguagliarli su quanto illustrato da Matteo Lepore, che il giorno prima incontrerà i rappresentanti della Mercanzia e Confcommercio-Ascom.

Intanto, continua a dichiarare la cosiddetta fronda dello "stupore", composta anche dalle associazioni degli artigiani. "Se la meraviglia dell’infanzia è lo stupore, Lepore è riuscito a ringiovanirci, annunciando la Fondazione Bologna Welcome – dichiara Giuseppe Cremonesi, segretario di Confartigianato Bologna – . Resta da capire il perché, il quando, il come. Vedremo nei prossimi giorni se la meraviglia della nostra ignoranza è madre di un sapere o figlia di una banale appropriazione ben poco sussidiaria". Chiede equilibrio, invece, Claudio Pazzaglia, direttore di Cna Bologna. "Siamo dentro Bologna Welcome e crediamo sia un bell’esempio di sussidiarietà orizzontale – spiega il direttore –. ci piacerebbe quindi capire meglio quale sia il ragionamento in atto, vorremmo vedere un approfondimento da parte dell’ente pubblico". Insomma, per Cna "Bologna Welcome è un esempio di collaborazione tra pubblico e privato, se diventasse una Fondazione allora la partecipazione del privato sarebbe solo consultiva. Il lavoro sinergico con il quale Bologna Welcome è stata costruita e ora è condotta – continua Pazzaglia – dimostra che non c’è nessun problema, quindi siamo fiduciosi che continuino le buone prassi in atto. L’importante è che Bologna prosegua nello scalare le classifiche internazionali del turismo di qualità, ed è importante non dimenticare le professionalità dei cinquanta dipendenti di Bologna Welcome, che vanno salvaguardate. Ecco, siamo curiosi di vedere il piano".

Anche alcuni sindaci del territorio vogliono capire meglio cosa sta accadendo, come il primo cittadino di San Giovanni in Persiceto, Lorenzo Pellegatti. "Ho sempre lavorato benissimo con Bologna Welcome e con il suo presidente Giovanni Trombetti – argomenta il sindaco –, che sta portando avanti benissimo il suo mandato. Se vedo la necessità di una trasformazione in una Fondazione? Direi proprio di no, ma come tutti attendo di capire meglio quali sono le proposte del Comune".

Paolo Rosato

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