Gli avvocati in trincea "Legali in difficoltà, servono aiuti al reddito"

L’ordine bolognese scrive al Consiglio nazionale E intanto ’ferma’ le quote d’iscrizione

L’Ordine degli avvocati di Bologna sospende il pagamento della quota di iscrizione per il 2020, per cui la scadenza era stata fissata al 31 maggio, fino al 31 ottobre. Questa la principale iniziativa decisa dall’Ordine nel summit di qualche giorno fa per aiutare gli iscritti, viste le difficoltà causate dall’emergenza Coronavirus. Sul punto, comunque, l’Ordine si riserva "ulteriori e valutazioni" in virtù di nuovi interventi legislativi. Il Consiglio dell’Ordine fa sapere anche che, per assicurare il pagamento dei compensi per il patrocinio a spese dello Stato e dei compensi dei difensori d’ufficio di persone irreperibili o che abbiano chiesto l’anticipazione da parte dello Stato, chiederà al Guardasigilli "l’immediato stanziamento delle somme" e si attiverà per "avviare con urgenza la liquidazione e l’emissione dei mandati di pagamento".

Al Consiglio nazionale forense, invece, si chiederà di attivarsi con le autorità competenti "affinché vengano disposti adeguati aiuti economici anche a favore dell’avvocatura". Tra questi, i legali citano "un cospicuo aumento del Fondo da reddito da ultima istanza" per chi ha "cessato, ridotto o sospeso l’attività", l’estensione del "beneficio per il riconoscimento di un credito di imposta per il pagamento dell’affitto dello studio" e "l’estensione anche per l’acquisto dello studio o delle relative attrezzature del fondo di solidarietà per i mutui". Inoltre, gli avvocati chiedono alla Cassa "iniziative a sostegno dell’avvocatura in relazione al versamento dei contributi per il 2020 e per la tutela urgente della genitorialità" e di “predisporre aiuti e provvidenze con accesso eventuale al Fondo speciale per catastrofi o calamità naturali".

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