Gli espositori lasciano il mercato

I piccoli antiquari rinunciano a causa della nuova burocrazia. I commercianti: "Senza di loro la piazza è triste"

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Cinque giorni di Festività settembrine, da oggi a martedì prossimo a Savigno, paesino dell’alta Valsamoggia famosa per il tartufo e, fino a qualche tempo fa, per uno dei mercatino delle cose vecchie più frequentati del bolognese. Nei tempi migliori all’appuntamento fisso della seconda domenica del mese si presentavano anche 150 espositori, in gran parte hobbisti, collezionisti, raccoglitori di cose vecchie, piccoli restauratori, appassionati del ‘tarlo’, e anche piccoli antiquari di professione. E’ la ‘Mostra mercato del vecchio e dell’antico, riuso, arte e ingegno’ organizzata dalla Pro Loco che occupava tutte le piazze e le vie del paese. Il passato è d’obbligo dal momento che da almeno due anni, con l’applicazione della nuova normativa, e con l’aggravante del Covid, nelle ultime domeniche gli espositori erano ridotti a poche unità, con radi banchetti e ancora più radi frequentatori. "L’afflusso era enorme, con centinaia di persone che tra una cosa e l’altra riempivano il paese. Ora invece è una gran tristezza e per noi commercianti un gran danno. Speriamo si possa fare qualcosa per invertire questa situazione", commentano tanti negozianti del centro, ai quali danno voce i consiglieri di opposizione Emanuela Graziano (Lega) e Giuseppe Falco (gruppo misto) che hanno presentato un ordine del giorno che potrebbe essere discusso nel prossimo consiglio comunale di Valsamoggia: "A parte i problemi legati alla crisi economica che si sta vivendo, abbiamo appreso dagli espositori che esistono altre problematiche sulle quali confidiamo che il consiglio comunale possa intervenire -spiegano i consiglieri-. Gli espositori-hobbisti ci hanno spiegato che con la nuova normativa regionale devono avere un tesserino annuale (100 euro), che non si possono esporre merci dal valore totale superiore a mille euro e che ogni volta la Polizia locale deve vidimare il tesserino, e va consegnato l’elenco completo delle cose che intende vendere, barattare, proporre o esporre, con tanto di indicazione di provenienza del bene e del prezzo. Tutte queste regole hanno fatto si che nove hobbisti su dieci abbia rinunciato col risultato che questo mercatino sia finito".

Il problema è ben noto al Comune e alla Pro Loco di Savigno, che, come spiega il sindaco Ruscigno, devono attenersi alle regole. Intanto da oggi prende il via il ricco programma di camminate, spettacoli teatrali ed equestri, musica, intrattenimento e attività per i più piccoli e il tradizionale mercato del martedì.

Gabriele Mignardi

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