ALICE PAVAROTTI
Cronaca

Gli ospiti in diretta. Petrillo e le Olimpiadi:: "Una battaglia vinta". Bazzani: "Siamo forti"

L’atleta ipovedente è stata la prima transgender alle Paralimpiadi. L’ex calciatore elogia i rossoblù. Cavedagna: "Il mio idolo? Kolyvanov". .

L’atleta ipovedente è stata la prima transgender alle Paralimpiadi. L’ex calciatore elogia i rossoblù. Cavedagna: "Il mio idolo? Kolyvanov". .

L’atleta ipovedente è stata la prima transgender alle Paralimpiadi. L’ex calciatore elogia i rossoblù. Cavedagna: "Il mio idolo? Kolyvanov". .

Campioni sportivi, esponenti politici e di associazioni del territorio, professori universitari: l’ultima puntata di Bar Carlino è stata ricchissima di ospiti illustri. Ad aprire la diretta è stato Fabio Bazzani, ex calciatore e allenatore, membro dello staff di Sinisa Mihajlovic, e attualmente commentatore Dazn, che ha dialogato con il nostro giornalista Massimo Vitali sul cammino del Bologna in Champions League: "Una squadra che può stare in questa competizione – ha detto Bazzani –, e che è attrezzata per tornare in Europa: da quando il gruppo ha trovato la formula giusta è diventato competitivo. Tra le dirette concorrenti credo che soltanto tre siano nettamente superiori, con le altre il Bologna se la può giocare".

A Bar Carlino si è continuato a parlare di sport con la campionessa di atletica Valentina Petrillo, prima donna transgender ad aver partecipato ai Giochi paraolimpici. La specialista dei 200 metri ha fatto conoscere al pubblico il suo libro ’Più veloce del tempo’ e il documentario che racconta la sua storia ’5 nanomoli - Il sogno olimpico di una donna trans’, visibile nell’Aula magna dell’ospedale Bellaria l’11 febbraio alle 15. "Sognavo le olimpiadi da quando ero bambina, poi sono diventata ipovedente. A questo ostacolo si è aggiunto un mio conflitto personale, perché mi sono sempre sentita una donna. Il percorso di transizione non è facile, vivo tanti stereotipi, che vanno combattuti con l’arma dell’informazione", ha spiegato l’atleta. È stato poi proiettato un video di un altro celebre sportivo bolognese, Diego Lenzi, atleta olimpico di boxe.

Non solo sport: tra calcio e dolci della Pasticceria Neri, creati da Barbara Ferri affiancata dal titolare Mirko Neri, c’ è stato spazio anche per politica e cultura. Ospite d’eccezione l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Stefano Cavedagna, in veste di tifoso rossoblù: "Seguo il Bologna da sempre, da quando mio padre mi portò allo stadio nel 1997, anni magici con Baggio e Kolyvanov, il mio preferito. In Europa ormai tutti conoscono Bologna". Presente anche Alessandro Arcidiacono, presidente dell’associazione BimboTu, che ha portato con sé un panda-pupazzo con la sciarpa rossoblù: un simbolo del legame con il Bfc e delle loro raccolte fondi per i bambini malati, grazie alle quali hanno raccolto cifre con cui sostengono tante famiglie negli ospedali della città.

Non poteva mancare la prospettiva portoghese, dato che l’ultima partita era contro lo Sporting Lisbona: Roberto Vecchi, professore di letteratura portoghese e brasiliana all’Alma Mater, ha illuminato la profondità storica della capitale portoghese, offrendo anche consigli letterari per avvicinarsi alla sua cultura. L’avventura di Bar Carlino si è conclusa con le giovanissime promesse del Reno Molinella calcio: accanto all’immancabile collezionista Luigi Pucciarelli e la sfoglina Francesca Grosso (che ha ricordato l’appuntamento con il concorso ’Matterello d’oro’ di questa domenica), i ragazzi hanno dato tutto il loro supporto al Bologna, per l’ultimo atto di questo incredibile cammino, che speriamo tutti si possa ripetere.

Alice Pavarotti